COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente Bologna. Tronchi vecchi lungo il Savena, Galli (Fi): Ripulire gli argini per evitare esondazioni

Il consigliere interroga la giunta anche per sapere “a quando risalirebbe l’ultima pulizia dei letti e delle golene del corso d’acqua”

Rimuovere i tronchi d’albero portati dalla corrente e che si sono accatastati lungo il corso del fiume Savena, all’altezza di Pianoro vecchio, nel bolognese. A chiedere un intervento è il consigliere regionale di Forza Italia Andrea Galli, che ha presentato un’interrogazione alla giunta.

“La vegetazione – spiega il consigliere – andrebbe tenuta bassa e tagliata con frequenza in prossimità dei ponti e di strutture simili per facilitare il deflusso delle acque” e “la Regione, insieme alle amministrazioni comunali, dovrebbe puntare sulla pulizia dell’alveo dei corsi d’acqua, programmando la rimozione di rifiuti e legna rinsecchita posizionati nel letto e nelle golene dei fiumi”. Anche alla luce di ciò che è successo con l’esondazione del Reno, secondo Galli sarebbe necessario “effettuare una programmazione preventiva della pulizia dei letti e delle golene dei corsi d’acqua”, pulizia che “può evitare l’esondazione e conseguenti gravi danni per coloro che risiedono nelle vicinanze dei fiumi”.

Dunque, il consigliere interroga la giunta per sapere “quando intenda intervenire per la rimozione dei tronchi d’albero che si sono accatastati lungo il corso di Savena all’altezza di Pianoro vecchio, se relazionerà su quanti corsi d’acqua dal 2014 ad oggi, nella nostra regione, abbiano riscontrato la problematica relativa all’accatastamento di materiale vegetale e a quando risalirebbe l’ultima pulizia dei letti e delle golene del fiume Savena, se e quanti interventi di monitoraggio e prevenzione dei corsi d’acqua vengono effettuati, a quanto ammontino gli stanziamenti della Regione per il taglio della vegetazione lungo gli argini dei fiumi, se intenda illustrare le motivazioni per le quali vi siano principalmente interventi di taglio della vegetazione lungo gli argini dei corsi fluviali, piuttosto che piani di pulizia dedicati all’alveo e alle golene dei fiumi”.

(Margherita Giacchi)

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