Infrastrutture e trasporti

Via libera alla risoluzione Pd (prima firma Montalti) per la riapertura veloce dell’E45

Scontro tra il centrosinistra da una parte e Lega e M5s dall’altra sul ruolo dei passati e presenti governi sull’infrastruttura

Lia Montalti (Pd)

Sollecitare il governo, e tramite esso Anas, “per mettere in sicurezza e riaprire l’E45″, nel territorio tra le province di Forlì-Cesena e Arezzo”. Affrettare il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, “affinché si intervenga in tempi rapidi sulle infrastrutture secondarie, in particolare sul ripristino della Tiberina 3Bis”. E incalzare nuovamente il governo, “in particolare il ministro Di Maio, affinché incontri i sindaci e i rappresentanti del territorio per mettere in campo rapidamente tutte le misure a sostegno di imprese, lavoratori e famiglie del territorio colpito dalla chiusura delle reti viarie”. Sono queste le richieste contenute all’interno della risoluzione (prima firmataria Lia Montalti) approvata questa mattina in Aula con i voti del Partito Democratico, di Sinistra italiana e di Silvia Prodi (Misto) e i voti contrari di Lega nordMovimento 5 stelleFratelli d’Italia, Michele Facci (Misto-Mns) e Gianluca Sassi (Misto). Speculare invece il voto sulla seconda risoluzione sempre sullo stesso tema, presentata da Andrea Bertani e siglata anche da Massimiliano Pompignoli, Andrea Liverani e Raffaella Sensoli.

La risoluzione approvata è stata firmata da: Lia Montalti, Nadia Rossi, Gianni Bessi, Paolo Calvano, Paolo Zoffoli, Manuela Rontini, Roberto Poli, Stefano Caliandro, Enrico Campedelli, Mirco Bagnari, Barbara Lori, Massimo Iotti, Marcella Zappaterra.

Il dibattito. “Il blocco dei mezzi pesanti è un problema che incide sull’economia locale, sulla vita delle imprese che sono su quel territorio”, ha esordito Montalti. “Da parte del Governo nazionale- ha continuata la democratica- siamo fermi alle rassicurazioni del ministro Toninelli. La Regione- ha ricordato- ha già stanziato 250mila euro per imprese e lavoratori, oltre al ristoro dell’Irap. Servono subito fatti e strumenti subito”.

Andrea Bertani (M5s)

Parole a cui ha replicato Andrea Bertani (M5s) che ha sottolineato come i problemi dell’E45 derivino da anni di incuria. “Aver perso tempo a fantasticare su un’autostrada a discapito dell’E45 ha portato a questa situazione. Il ministro Toninelli e il Governo si sono attivati immediatamente. Questa risoluzione- ha attaccato- serve solo a far polemica ed è un’opera di sciacallaggio politico. La risposta del Governo al problema dell’E45 c’è”.

Sulla stessa linea Massimiliano Pompignoli (Lega nord) che ha rimarcato come l’atto d’indirizzo sia “contro il Governo”. E ha rilanciato domandando: “Dove eravate quando l’E45 è stata declassata dal ministro Delrio? I parlamentari del Pd hanno votato questa scelta”. Pompignoli ha poi sostenuto l’impegno del Governo sulla questione criticando l’atto ispettivo considerato “superato e datato”. E ha poi invitato la maggioranza a ritirare la risoluzione.

Al leghista ha risposto Mirco Bagnari (Pd) denunciando, per quanto riguarda le infrastrutture, quella che a suo avviso è una “strategia per mettere in ginocchio questa Regione. Abbiamo già stanziato 3 milioni per l’E45, cosa ha fatto il governo? Gli annunci del ministro non bastano. Il giochino che è sempre colpa di chi c’era prima prima o poi finisce”.

Gianluca Sassi ha invece definito l’atto è “strumentale” e che serve per fare “facili polemiche”.

E la dialettica in coda alla risoluzione non è mancata, quando Fabio Rainieri (Lega) ha ricordato che ci sono “problemi anche in Emilia, visto che tutti i ponti che collegano l’Emilia-Romagna alla Lombardia sono a un passo dal crollo. La parte nord della regione è dimenticata“. Sottolineatura accolta da Roberto Poli e Giuseppe Boschini (Pd) e Igor Taruffi (Si) con l’accusa al Carroccio- respinta dal leghista- di voler separare l’Emilia dalla Romagna.

(Andrea Perini)

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