Ambiente e territorio

Indagini Antimafia su asfalti tossici, Gibertoni (M5s): verificare rischi per le popolazioni dei Comuni modenesi

La consigliera, in riferimento all’inchiesta della Procura di Venezia, chiede anche alla Regione di “coordinare gli stessi Comuni interessati affinché tutti si costituiscano parte civile”

La maxi-indagine dell’Antimafia di Venezia per un giro di rifiuti e lavori stradali in varie province e regioni dell’Italia settentrionale, “che secondo notizie di stampa vedrebbe interessati numerosi Comuni della provincia di Modena”, finisce al centro dell’interrogazione presentata da Giulia Gibertoni (Movimento 5 Stelle).

L’indagine della Procura di Venezia, che ha visto il rinvio a giudizio di tre imprenditori veronesi, si concentra sugli asfalti di una società sotto accusa, nella quale i carabinieri forestali avrebbero trovato nichel, cromo, piombo e cloruro. Tutte sostanze nocive, nonostante gli asfalti venissero spacciati per ‘ecologici’. Secondo la tesi dell’accusa gli asfalti in questione erano colmi di sostanze tossiche, dal momento che i rifiuti non sarebbero stati trattati. E la società finita nel mirino sarebbe stata in grado di vincere parecchi appalti proponendo prezzi decisamente ridotti, superando quindi agilmente le altre aziende concorrenti. 

Per questo la consigliera pentastellata chiede alla Regione di “incaricare i servizi delle Ausl interessate ed Arpae di fare i controlli, finalizzati a verificare i rischi per le popolazioni residenti nelle aree limitrofe alle strade lavorate con quegli asfalti”, valutando contestualmente “quali soluzioni possono essere adottate per renderle innocue”. Inoltre la consigliera chiede anche alla Giunta di “coordinare i Comuni della provincia di Modena interessati affinché tutti si costituiscano parte civile”, incaricando la Consulta regionale per la legalità “per svolgere attività conoscitive sul tema e individuare soluzioni praticabili per il risarcimento dei danni”.

(Stefano Chiarelli) 

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