Perché la Regione Emilia-Romagna nonostante “un dispositivo normativo nazionale prescrittivo”, non ha previsto la partecipazione dei laureati in medicina e chirurgia abilitati all’esercizio professionale e degli iscritti al corso di formazione specifica in medicina generale all’assegnazione degli incarichi? Lo chiede Giulia Gibertoni del Movimento 5 stelle, che, considerata la “drammatica carenza di medici in Emilia-Romagna”, interpella la giunta per sapere come mai la Regione “non condivida le proposte provenienti dalle sigle sindacali del settore sanità interessate a risolvere le criticità in essere relativamente alla carenza di personale nel settore sanitario”. Una legge del 2018, infatti, prevede che i corsisti di medicina generale possano accedere alle graduatorie regionali e ai rispettivi incarichi convenzionali: “A gennaio iniziava la raccolta delle domande per le graduatorie della medicina generale- spiega la pentastellata- e appariva opportuno aprire, come altre Regioni fecero, le graduatorie anche ai medici già in corso di formazione, considerando che comunque i criteri di norma sarebbero comunque stati quelli già presenti e non ulteriori”.
L’Emilia-Romagna avrebbe però ignorato il dispositivo normativo nazionale, nonostante l’assessore regionale Venturi avesse denunciato in diverse occasioni la carenza di organico e la necessità di assumere nuovi medici. “Sarebbe stato possibile scongiurare questa situazione- rimarca la consigliera M5s- con un dialogo più attento con i governi che si sono susseguiti, che hanno ignorato il problema e l’applicazione delle norme di questo governo che ha aperto un dialogo con i sindacati del settore sanitario, finalizzato a pianificare una programmazione condivisa e basata sui numeri del fabbisogno reale, quei numeri che da anni le sigle sindacale del mondo della sanità mettono a disposizione”.
Per questo Gibertoni interpella la giunta per sapere “per quale motivo la Regione abbia violato un dispositivo normativo nazionale prescrittivo” e “per quale ragione la Regione non condivida le proposte provenienti dalle sigle sindacali del settore sanità interessate a risolvere le criticità in essere relativamente alla carenza di personale nel settore sanitario”.
(Giulia Paltrinieri)