COMUNICATO
Infrastrutture e trasporti

Parma. Ponte sul Po Colorno-Casalmaggiore, Rainieri (Ln): Installare sensori stabilità, a giugno deve riaprire/ foto

Il consigliere della Lega nord chiede, in un’interrogazione, di assegnare i lavori con affidamento diretto per accelerare i tempi e porre fine ai disagi: “Si faccia come per l’E45, qui nessuno ha tutelato i cittadini e le attività danneggiate”.

Intervenire affinché la Provincia di Parma proceda, per il ponte sul Po tra Colorno e Casalmaggiore, all’affidamento diretto dei lavori di installazione dei sensori per il rilevamento della stabilità, in modo che questi avvengano entro il termine dei lavori di ristrutturazione (previsto per il 5 giugno 2019), rendendo così l’infrastruttura immediatamente percorribile. Lo chiede Fabio Rainieri della Lega nord, che ha presentato un’interrogazione in Regione domandando il perché questo intervento non sia stato da subito inserito nel bando di gara per la messa in sicurezza del ponte, inagibile ormai da oltre due anni. “La Regione Emilia-Romagna, contrariamente a quanto sta facendo per i territori della Romagna danneggiati dall’interruzione dell’E45, non ha fatto nulla per cercare di limitare i danni conseguenti alla chiusura di tale ponte, né mettendo a disposizione proprie risorse per sostenere il territorio danneggiato, né attivandosi con la dichiarazione di stato di emergenza e la conseguente richiesta di risorse e provvedimenti urgenti e speciali allo Stato”. In questo caso, segnala il consigliere Ln, il funzionamento dei sensori risulterebbe condizione indispensabile per consentire la circolazione sul ponte, per cui la loro assenza al momento della consegna dei lavori non ne consentirebbe di fatto l’utilizzo. Eppure, secondo Rainieri, “la Provincia di Parma non sembra essere intenzionata a emanare un nuovo e diverso bando pubblico per affidare i soli lavori di installazione dei sensori, nonostante il contenuto costo complessivo degli stessi ne consentirebbe l’affidamento diretto”.

Il ponte sul Po è chiuso totalmente al traffico veicolare dal 7 settembre 2017 a causa della scoperta di gravi problemi di stabilità, riscontrati dopo le segnalazioni di un cittadino, poi confermati dalle amministrazioni pubbliche competenti. “Le negative ripercussioni economiche e sociali di questa prolungata chiusura sui territori e sulle popolazioni rivierasche sono enormi- rimarca il consigliere Ln- anche per le concomitanti difficoltà di percorrenza degli altri ponti stradali più vicini che attraversano il Po”. L’esponente del Carroccio interroga la giunta per sapere “per quali motivi l’installazione dei sensori per il rilevamento della stabilità non è stata prevista nel bando di gara per i lavori di ristrutturazione del ponte sul Po tra Colorno e Casalmaggiore” e “quali sono i motivi per cui la Provincia di Parma non intenderebbe procedere all’affidamento diretto dei lavori di installazione”.

Rainieri domanda inoltre alla Regione se ritenga “comunque di intervenire affinché i sensori siano installati entro il termine dei lavori di ristrutturazione in corso previsto per il 5 giugno 2019 e il ponte sia da quel momento subito percorribile”.

(Giulia Paltrinieri)

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