COMUNICATO
Sanità e welfare

Welfare. Maltrattamenti anziani in strutture in regione, risoluzione maggioranza chiede più controlli

Pd, Si e Prodi sollecitano anche l’esecutivo a costituirsi parte civile nei confronti dei responsabili delle strutture in cui si sono verificati i casi, le opposizioni chiedono invece l’istallazione di telecamere in questi luoghi

L’Assemblea legislativa approva una risoluzione della maggioranza per impegnare il governo regionale a intensificare, con il coinvolgimento di enti locali e aziende sanitarie, le azioni preventive di contrasto ai fenomeni di abusi e maltrattamenti sulle persone più vulnerabili.

Inoltre, relativamente ai recenti casi di maltrattamenti su bambini e persone non autosufficienti in strutture della regione, si chiede all’esecutivo di costituirsi parte civile nei confronti dei responsabili. Infine, si sollecita l’impegno della giunta per promuovere, a livello statale, una modifica della normativa in materia, per implementare i controlli su strutture socio sanitarie e socio assistenziali.

Il documento ha ottenuto il sì di Pd, Sinistra italiana e Prodi (Misto), voto contrario invece da Lega, Cinquestelle, Forza Italia, Fdi e Misto-Mns.

Il tema centrale della risoluzione, ha ribadito Stefano Caliandro (Pd) “è quello della tutela delle persone indifese, come anziani e bambini”. Il capogruppo del Partito democratico ha poi rilevato la necessità di un intervento legislativo statale, spiegando che “se questo non avverrà, dovremo intervenire autonomamente, con gli strumenti a disposizione”.

Igor Taruffi (Si) è intervenuto sul tema della videosorveglianza, spiegando che non rappresenta la soluzione a tutti i problemi, per il consigliere “occorre affrontare la questione nella sua complessità, a partire dalla formazione degli operatori fino all’aspetto dell’offerta sociosanitaria nel suo insieme”.

L’atto è stato sottoscritto, oltre che da Caliandro e Taruffi, da Francesca Marchetti, Alessandro Cardinali, Roberto Poli, Massimo Iotti, Manuela Rontini, Paolo Calvano, Marcella Zappaterra, Fabrizio Benati, Luciana Serri, Nadia Rossi, Barbara Lori, Paolo Zoffoli, Valentina Ravaioli, Katia Tarasconi, Enrico Campedelli, Lia Montalti, Giuseppe Boschini e Ottavia Soncini del Pd, da Yuri Torri di Si e da Silvia Prodi del Misto.

In discussione in aula anche altri quattro atti sullo stesso argomento respinti dall’Assemblea, presentati dalle opposizioni.

Michele Facci del gruppo misto-Mns ha chiesto l’attivazione di contributi per quelle strutture (nidi, micronidi e strutture socio assistenziali per anziani e persone con disabilità) che, su base volontaria, vogliano dotarsi di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso. “Dobbiamo tutelare le persone cui vogliamo bene, soprattutto alla luce dei recenti fatti di cronaca”.

Per Daniele Marchetti della Lega nord la disciplina regionale sulle strutture dedicate all’assistenza dei soggetti deboli “necessita di aggiornamenti, in particolare per quanto riguarda il sistema dei controlli”. Per questo il Carroccio ha chiesto di rivedere la normativa e sostenere l’iniziativa a livello nazionale per installare videocamere nelle strutture.

Anche per Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia bisogna migliorare l’efficacia dei controlli “che devono essere sempre più fisici ‘in loco’ e soprattutto a sorpresa”. D’accordo anche sull’installazione di telecamere: “Non sono la panacea di ogni male, ma servono a ricostruire un legame di fiducia tra gli operatori e le famiglie”.

Giulia Gibertoni del Movimento 5 stelle ha proposto di istituire “comunità alloggio sociale per anziani autosufficienti”, offrendo residenzialità di tipo sociale a gestione pubblica, in grado di garantire tutela e protezione abitativa a persone anziane e fragili. Silvia Piccinini (M5s) ha invece chiesto di verificare l’opportunità, in sede di revisione dell’attuale regolamentazione della promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, di introdurre la figura professionale del medico geriatra nelle strutture socio ­assistenziali. E sui controlli: “Devono essere più frequenti, bene l’introduzione della videosorveglianza”.

(Cristian Casali, Giulia Paltrinieri)

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