La fusione tra Cup2000 e Lepida finisce nel mirino di un consigliere di Forza Italia, che in un’interrogazione in Regione chiede come mai si sia scelto di sopprimere “un brand (Cup2000, ndr) dal valore strategico a livello nazionale”.
L’azzurro punta il dito contro Lepida, che invece “al momento non si è dimostrata in grado di svolgere le attività di Cup200 in modo adeguato e coi medesimi risultati”. L’operazione di fusione, che ha efficacia dal primo gennaio 2019, aveva come obiettivo quello di erogare servizi più efficaci ed efficienti per i clienti e per i soci. “A oggi- rimarca però il forzista- passando davanti agli uffici che furono di Cup2000 nel centro di Bologna, come mi è capitato di fare in questi giorni, non si scorge alcun tipo di attività e tutto sembra dismesso, compreso il prezioso sportello di supporto all’attivazione del fascicolo sanitario elettronico di via del Borgo. Sono giunte svariate segnalazioni circa mancanze e carenze nelle prestazioni dei servizi che erano di Cup 2000”.
Per questo il consigliere azzurro interroga la Giunta per sapere “chi svolga, dopo quasi 3 mesi dalla fusione, le mansioni e tutte le attività di Cup2000, premesso che Lepida, al momento, non si è dimostrata in grado di svolgerle in modo adeguato e coi medesimi risultati”. Chiede inoltre “quali siano stati i reali motivi per cui si è deciso di chiudere Cup2000 e di farlo confluire in Lepida, sopprimendo tra l’altro un brand che aveva un notevole valore strategico a livello nazionale nonché economico-patrimoniale per i soci”.
(Giulia Paltrinieri)


