Interrogazione di una consigliera del M5s sulle protesi mammarie impiantate dopo che nel dicembre scorso l’agenzia regolatrice francese (Ansm) ha disposto il ritiro dal mercato e la sospensione della commercializzazione delle protesi mammarie prodotte dall’azienda Allergan, in quanto si sarebbe riscontrata una possibile correlazione tra l’impianto di protesi ruvide (testurizzate) e una forma rara di linfoma, il linfoma anaplastico a grandi cellule (Aclc).
Le pazienti cui, dopo un intervento chirurgico per la rimozione di un tumore, sono state impiantate tali protesi mammarie testurizzate – riporta la consigliera – segnalano di non aver ancora ricevuto alcuna informazione. Nel febbraio scorso, – ricorda l’esponente 5 stelle – la direzione generale dei Dispositivi medici e del Servizio farmaceutico del ministero della Salute ha inviato agli assessori alla Sanità di Regioni e Provincie autonome una comunicazione riguardo alle protesi mammarie testurizzate in cui si raccomanda: “tutti i pazienti cui sono state impiantate tali protesi, di qualsiasi ditta produttrice, si sottopongano ai regolari controlli programmati indicati dal proprio medico curante e prescritti con cadenza variabile in base alla condizione clinica del singolo paziente”. Il governo, – evidenzia la pentastellata – proprio per affrontare in modo trasparente il problema, ha deciso di istituire il primo registro obbligatorio delle protesi mammarie
Per questo motivo la consigliera del M5s chiede alla Giunta “se non si ritenga opportuno attivare da subito un Registro regionale delle protesi mammarie e avviare una stretta collaborazione con il ministero della Salute per un’informazione puntuale e completa”.
(Luca Govoni)