Modificati i criteri per la concessione di contributi per danni da fauna selvatica alle produzioni agricole, per attacchi di canidi al bestiame e per l’installazione di sistemi di prevenzione: ora sarà l’intera somma, richiesta o spesa, a essere rimborsata. La commissione Politiche economiche ha espresso parere favorevole: ‘sì’di Partito democratico, Sinistra italiana, Gruppo Misto, Lega nord e Movimento 5 stelle, astenuto il Gruppo Misto-Mns.
Per quanto riguarda le cure mediche veterinarie per la cura di animali feriti a causa di attacchi da canidi, con i nuovi criteri verrà riconosciuto il 100% del valore, al contrario di quanto avveniva prima, quando ci si fermava all’80%. Stesso principio anche per quanto riguarda l’installazione di sistemi di prevenzione. Recepita anche la modifica UE relativa all’aumento del tetto massimo erogabile in regime de minimis che da 15.000 euro erogabili in tre anni a un medesimo agricoltore passa a 20.000 euro. Altra modifica, più tecnica che pratica, riguarda il periodo in cui saranno in vigore questi criteri, che non scadranno più nel 2020 ma a novembre del 2024.
I cambiamenti sono stati accolti con favore dal M5s che in commissione ha parlato di “novità positiva”. Il Pd, invece, ha voluto ribadire come queste modifiche siano arrivate “grazie a una presa di posizione a livello nazionale da parte della Regione, che per prima aveva mandato segnali in questo senso”. Unica voce fuori dal coro quella dell’esponente del Gruppo Misto-Mns: “Il vero problema è l’eccessiva presenza di fauna selvatica: o non sono quindi sufficienti gli abbattimenti oppure sono troppe le aree protette. Si capisce bene che queste modifiche, seppur buone, servono alla Regione per tamponare una situazione su cui è in difficoltà”.
(Andrea Perini)