Come la giunta regionale intenda invertire il trend demografico del nostro territorio e sostenere le giovani famiglie. Lo chiede in question time in Assemblea una consigliera del Movimento 5 stelle che sottolinea come i dati regionali indichino la presenza nella nostra regione del doppio di pensionati rispetto agli occupati. E’ necessario “mettere un argine all’invecchiamento della popolazione”, non solo cercando di “capire come si invecchia e affrontando i costi sociali”, ma anche “sostenendo le giovani famiglie”, spiega la consigliera. “Il governo”, continua la pentastellata, “sta cercando di aiutare la popolazione giovane a fare più figli con agevolazioni e politiche di sostegno, come intende farlo la nostra Regione?”.
La Giunta, nella risposta, illustra gli ultimi dati sulle attività realizzate a sostegno della natalità: 33 centri per la famiglia attivi, per un investimento di 754mila euro, che entro la fine del 2019 diventeranno 37 per coprire tutto il territorio con ulteriori 315 mila euro. “Sono stati stanziati ulteriori 410 mila euro per specifiche azioni di sostegno alla natalità, come il supporto alla neogenitorialità, e gruppi di sostegno”. Sottolineata anche l’esistenza di un tavolo di lavoro tra l’assessorato, Anci, il forum delle associazioni famigliari e le associazioni delle famiglie numerose.
Ma per la consigliera, si tratta di una risposta parziale. “Siamo a conoscenza delle politiche attuate dalla Regione, ma cosa si intende fare in più?”. “Quando parlo di politiche di sostegno mi riferisco anche ai costi per le rette degli asili nido che sono ancora molto difficili da sostenere. In Emilia-Romagna 3.600 donne hanno abbandonato il lavoro per mancanza di posti negli asili o per rette troppo alte. Ci vogliono costi più contenuti e maggiori servizi”.
(Francesca Mezzadri)


