“Questi ragazzi sono stati, con decisione, fermati nei loro gesti e nelle loro affermazioni, vanno ora guidati in un percorso di riflessione e di maturazione, anche per comprendere la gravità delle parole pronunciate, aiutati, quindi, nel tradurre la drammaticità di eventi che la storia ci ha consegnato e sostenuti nel leggere quello che le generazioni precedenti ci hanno voluto trasmettere, affermando valori fondamentali quali libertà e uguaglianza, dai quali discendono concetti come collaborazione, solidarietà e aiuto reciproco”. La Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Clede Maria Garavini, è intervenuta sulla vicenda del ragazzino aggredito dai compagni perché ebreo in una scuola di Ferrara.
“Va decisamente apprezzata e sostenuta- ha concluso Garavini- la reazione immediata sull’accaduto degli adulti e della comunità ferrarese”.
(Cristian Casali)