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Assemblea. Avanti con la semplificazione nel 2018: 26 leggi approvate e 48 abrogate

Dal rapporto sulla legislazione emerge più qualità delle leggi e più controllo dei consiglieri sull’attività della Giunta e dell’ente. Dal 1971 ad oggi cancellato il 70% delle leggi emanate

Poche leggi e di settore (delegificazione), di cui alcune a carattere “organico”, cioè finalizzate al riordino di materie o settori con contestuale abrogazione di leggi superate (razionalizzazione). Atti amministrativi mirati e meno regolamenti (semplificazione). E ancora: maggiore iniziativa legislativa della Giunta rispetto all’Assemblea e conferma del rafforzamento dell’attività di controllo dei consiglieri sull’esecutivo regionale e sull’attività dell’Amministrazione attraverso interrogazioni, interpellanze e, soprattutto, richieste d’accesso ad atti. Sono questi, in estrema sintesi, i tratti salienti del Diciassettesimo rapporto sulla legislazione della Regione Emilia-Romagna redatto dal Servizio Affari legislativi e coordinamento commissioni assembleari dell’Assemblea legislativa, riferito all’anno 2018.

In relazione all’attività delle Commissioni assembleari, il rapporto evidenzia il ricorso costante alle udienze conoscitive e alle audizioni quali strumenti di partecipazione popolare al procedimento legislativo. Un richiamo importante è dedicato alla Commissione speciale di ricerca e di studio sul tema delle cooperative cosiddette spurie o fittizie, che, nel 2018 ha iniziato la propria attività.

Alcuni numeri sono utili per fotografare il rapporto. Nel 2018 sono state 26 le leggi emanate (erano 25 nel 2015 nonché 27 nel 2016 e 2017) e 48 le leggi abrogate (erano 41 nel 2015, 66 nel 2016 e ben 85 nel 2017). Il raffronto tra il 1971 e il 2018 rende l’idea del processo di delegificazione e razionalizzazione: dal 1971 sono state promulgate 1.808 leggi, a fine 2018 ne erano in vigore 556; dunque le leggi abrogate (957) sono il 69% di quelle emanate (ricomprendendo nel dato anche le leggi finanziarie che valgono solo per l’anno di riferimento), mentre quelle vigenti sono il 31%. Inoltre, nel 2018 sono stati 27 i progetti di leggi presentati per iniziativa della Giunta contro i 18 dei consiglieri. Per quanto riguarda gli atti ispettivi, nel 2018 sono state presentate 1.313 interrogazioni e 44 interpellanze. Infine, sono state 694 le richieste di accesso agli atti presentate dai consiglieri (erano 640 nel 2015, 668 nel 2016 e 878 nel 2017), che portano a ben 2.880 le istanze di accesso nei primi quattro anni della legislatura, un numero superiore al totale delle istanze presentate nel corso di tutta la legislatura precedente, ovvero 1.342.

Inoltre, la sezione del rapporto dedicata all’attività di valutazione delle politiche pubbliche evidenzia come la funzione di controllo dell’Assemblea sull’attuazione delle leggi regionali sia stata esercitata con puntualità, rigore ed efficacia.

Infine, nel rapporto si menziona l’avvio, nel 2017, del percorso avviato dalla Regione per il riconoscimento di ulteriori forme e condizioni di autonomia, secondo quanto previsto dall’articolo 116, comma 3, della Costituzione, che ha visto anche lo scorso anno l’approvazione da parte dell’Assemblea legislativa di numerosi atti di indirizzo politico. Il procedimento è tuttora in corso.

(Luca Govoni)

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