La proiezione del film ‘Gli anni di Prodi – Una storia di impegno civile e partecipazione‘, in programmazione al Biografilm di Bologna, finisce nel mirino di Fratelli d’Italia.
“Il documentario su Prodi- si legge nell’interrogazione- non si presenta come un’intervista giornalistica che sveli interessanti e importanti dettagli delle tante discusse e discutibili vicende politiche in cui è stato protagonista: dalla vendita della Sme a Carlo De Benedetti e a Sergio Cragnotti, operazione da cui derivarono due dei più grandi scandali finanziari italiani, i crac Parmalat e Cirio, che misero sul lastrico oltre 100mila risparmiatori con un buco di 4 miliardi di euro, alla famigerata direttiva Bolkestein approvata nel 2006 quando Prodi era alla guida della Commissione europea, dalla privatizzazione dell’Alfa Romeo all’ingresso nell’Unione Europea con il tanto discusso cambio della lira”. Dunque, “si tratterebbe- sostiene il consigliere proponente- di un’opera agiografica in cui Prodi si racconta in prima persona, quindi con una connotazione più che altro celebrativa piuttosto che di interesse pubblico”.
E, visto che “fra gli sponsor dell’iniziativa c’è la Regione Emilia-Romagna”, Fratelli d’Italia chiede alla Giunta “per quale motivo la Regione abbia sponsorizzato l’iniziativa; se davvero non si ravvisino risposte esaurienti, e quindi con un interesse giornalistico e collettivo, sulle importanti questioni di cui Prodi è stato protagonista; quanti soldi la Regione abbia investito nell’iniziativa; infine, data la sponsorizzazione di una iniziativa in cui un leader di una precisa parte politica si racconta, se si intenda fare la stessa cosa con altri leader politici appartenenti ad altre parti politiche anche in opposizione alla Giunta di centrosinistra che governa la regione Emilia Romagna”
(Margherita Giacchi)