L’episodio che si è verificato tra il 22 e il 23 aprile al reparto di Medicina interna del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi, in cui “un medico di guardia avrebbe gestito un numero di pazienti superiore a quello determinato dai requisiti specifici per l’accreditamento delle strutture di Medicina interna” spinge Forza Italia a presentare un’interrogazione alla Giunta regionale.
Nello specifico, “c’erano 37 pazienti con un quadro clinico piuttosto complesso e in servizio c’era solamente il medico di guardia con due operatori infermieristici”. Poi il medico di guardia “è stato chiamato dal personale infermieristico per una situazione di urgenza che ha riguardato un paziente di 61 anni che si è sentito male in bagno”. Una situazione complessa, visto che “il medico di guardia e il personale infermieristico hanno riportato il paziente a letto, con grandi sforzi avendo una massa corporea di 120 chili” e il paziente, “in degenza in una stanza di sei letti con un solo bagno, avrebbe riportato una lieve escoriazione all’arto superiore sinistro ed è stato subito posto sotto osservazione dal medico di guardia e dal personale infermieristico”.
“Le mancanze strutturali e di personale- spiega l’esponente azzurro-, nonostante la presenza di 500 malati ad alta intensità assistenziale, durante le ore notturne arrecherebbero notevoli disagi agli operatori sanitari”. Soprattutto perché la situazione del paziente è peggiorata e il medico di guardia ha dovuto accompagnare il paziente a fare una tac, per poi essere sottoposto a un intervento urgente. Il medico, dopo aver effettuato un servizio notturno di 12 ore, avrebbe concluso il suo turno lavorativo nel pomeriggio visto che doveva svolgere l’attività ambulatoriale.
Dunque Forza Italia chiede alla giunta “se ritenga che al Padiglione 2 Area Medica del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi l’organizzazione dei turni di guardia medica vengano strutturati con modalità non conformi alla normativa che disciplina i requisiti specifici richiesti per l’accreditamento delle strutture sanitarie di Medicina interna; perché l’Ausl Bologna non abbia preso provvedimenti per evitare che si reiterasse una situazione contraddistinta dalla presenza di un solo medico di guardia; se non si ritenga che questa organizzazione dei turni notturni di guardia medica possa inficiare la qualità della prestazione sanitaria e l’adeguatezza della struttura; se non si creda che questa modalità organizzativa dei turni notturni possa arrecare l’insorgere di un aumento esponenziale del rischio clinico per i pazienti e incrementare situazioni di stress lavorativo psico-fisico per il personale medico; cosa si intenda fare per dotare il Padiglione 2 di un anestesista e di una struttura radiologica durante le ore notturne; infine, per quale motivo ci sarebbero ambulanze prive del monitor per la rilevazione dei parametri vitali del paziente”.