La multinazionale francese Lactalis mette gli occhi sulla Nuova Castelli spa di Reggio Emilia (società che si occupa di distribuzione di formaggi Dop italiani) e il caso finisce in Regione. Un’interrogazione della Lega nord punta il dito contro “l’acquisizione di un così importante player all’interno del comparto del Parmigiano Reggiano da parte di un gruppo industriale multinazionale straniero” e chiede alla giunta di “preservare l’originalità territoriale del Parmigiano Reggiano e l’artigianalità della sua produzione”. Gli esponenti Ln, poi, domandano se questo “non possa aprire all’industrializzazione dello stesso comparto produttivo della Dop con un prevedibile scollamento dalla territorialità del prodotto”.
Nuova Castelli- si legge nell’atto del Carroccio- è un marchio storico dell’alimentare italiano con un giro di affari di circa 460 milioni di euro nel 2018 che, oltre ad essere attiva nella produzione e vendita di Grana Padano, Gorgorzola, Taleggio e Mozzarella di bufala, è soprattutto il primo produttore privato di Parmigiano Reggiano e il principale esportatore dello stesso Dop con 105.000 forme prodotte all’anno. Lactalis, invece è già proprietaria in Italia di diversi marchi e detiene circa un terzo del mercato nazionale in comparti strategici del lattiero caseario.
“Il Parmigiano Reggiano è la principale produzione Dop dell’Emilia-Romagna- sottolineano i consiglieri Ln- e l’acquisizione di una grande società privata in questo settore potrebbe aprire in futuro all’industrializzazione del comparto e di conseguenza alla delocalizzazione di una parte importante della sua filiera produttiva all’estero anche per quanto riguarda l’approvvigionamento della materia produttiva agricola”.
(Giulia Paltrinieri)