Imprese lavoro e turismo

Lavoro. M5s: Più valore ai dottorati di ricerca nei concorsi pubblici. Giunta: Già previsto

Proposta del Movimento “per avere personale sempre più qualificato”

Per quanto riguarda i concorsi per l’accesso all’impiego regionale, “i titoli possono essere sia culturali che professionali e il punteggio massimo attribuibile non può superare il punteggio conseguibile nelle prove d’esame”. Ma l’intento della giunta, comunque, “una volta stabiliti i requisiti minimi di partecipazione, è quello di valorizzare i titoli culturali attinenti alla figura ricercata, premiando i cicli di studi e di ricerca di alta specializzazione universitaria per selezionare il personale migliore”.

Questa la risposta che arriva dall’assessorato all’interpellanza del Movimento Cinque Stelle, che chiedeva di “valorizzare il titolo di dottore di ricerca attribuendo nei futuri concorsi un punteggio superiore a quello previsto per la laurea di I livello (magistrale o magistrale a ciclo unico) e a quello per il master di I e II livello”. Richiesta che nasce dall’intento di  “sostenere l’ingresso di personale altamente specializzato e qualificato” nella Regione Emilia-Romagna e negli enti da essa derivanti o partecipati per “migliorare la qualità della dotazione organica”.

Dunque, anche nei prossimi concorsi di categoria D che richiede il possesso della laurea di primo livello, “è intenzione dell’amministrazione valorizzare con punteggi crescenti la durata dei cicli di studi conseguiti dai candidati quali il conseguimento della laurea specialistica o del diploma di laurea vecchio ordinamento, di master post laurea di I e II livello e il conseguimento del dottorato di ricerca”.

(Margherita Giacchi)

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