Ambiente e territorio

M5s: sostanze chimiche Pfas anche nel rodigino, serve monitoraggio straordinario del Po

“La Regione Veneto avrebbe interpellato la Regione Emilia-Romagna”, spiega il consigliere che chiede anche indagine epidemiologica sulla popolazione. Assicurati “tavoli tecnici di confronto” dall’assessore.

Un monitoraggio straordinario del fiume Po per rilevare l’eventuale presenza di composti perfluoroalchilici (Pfas) e un’indagine epidemiologica sulla popolazione residente nelle aree colpite. Lo chiede in un’interpellanza in Aula un consigliere del Movimento 5 stelle. “L’Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto ha rilevato la presenza nel Po di sostanze chimiche inquinanti, i Pfas”, spiega il consigliere. “A marzo è stata riscontrata una positività nella stazione di acque superficiali in località Corbola (Rovigo)”, e, “secondo l’Arpav, il composto quasi sicuramente deriva dai territori delle Regioni del bacino padano a monte idraulico delle prese in cui è stata ritrovata la sostanza”. Una sostanza “così poco utilizzata e di nuova generazione per essere riscontrata in queste quantità nel fiume fa supporre che si possano trovare a monte fonti di inquinamento importanti”, da qui la richiesta di monitoraggio straordinario. Inoltre, nel rilevare che la Regione Veneto avrebbe interpellato sulla vicenda anche la Regione Emilia-Romagna, il pentastellato chiede anche di sapere dall’esecutivo regionale “quali azioni e quali risposte si intendano dare”. 

“I monitoraggi sui Pfas nelle aree potenzialmente coinvolte e quelli conoscitivi per la ricerca di altre sostanze inquinanti verranno attivati al più presto”, assicura l’assessore all’Ambiente regionale, “inoltre, per ottenere un quadro informativo globale sulla possibile contaminazione di tali sostanze nei territori delle Regioni, sono stati attivati i tavoli tecnici tra le Agenzie ambientali e, parallelamente, un tavolo istituzionale a cui partecipano con il Ministero, l’Istituto Superiore di Sanità, Ispra-Snpa e la Regione Veneto”. “Spero che la Regioni continui con il monitoraggio costante della acque” è la risposta del pentastellato che si dichiara dubbioso sulle tempistiche.

(Francesca Mezzadri)

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