Sanità e welfare

Sanità. Medicina, M5s: pochi gli iscritti e i medici, urge modificare sistema

“L’Italia risparmia sulle borse di studio, ma la Federazione medici di medicina generale stima che nel 2023 la differenza tra pensionamenti e specializzati potrebbe segnare un saldo negativo di 16.000 professionisti”

La carenza di medici in Italia e la loro formazione sono al centro di una risoluzione di una consigliera del Movimento 5 stelle.

“La Federazione italiana medici pediatri fa presente che tra il 2014 e il 2023 andranno in pensione 3.313 unità a fronte di 2.900 contratti di specializzazione”, mentre secondo la secondo la Federazione medici di medicina generale, “nel 2023 la differenza tra pensionamenti e specializzati potrebbe segnare un saldo negativo di 16.000 professionisti” scrive la pentastellata nell’atto d’indirizzo.

L’allarme nasce dal fatto che “per 9.100 posti disponibili alla facoltà di medicina ci sono 67mila richieste”. Le iscrizioni sarebbero dettate, secondo il M5s, “non in base alla richiesta del sistema sanitario ma esclusivamente sulle risorse finanziarie disponibili”. Per la consigliera “si tratta di una follia: l’Italia risparmia oggi sulle borse di studio per le specializzazioni e si troverà domani a dover coprire d’oro i pochi che riusciranno a completare il percorso di studi” senza contare che in futuro “si dovrà ricorrere alla massiccia importazione di camici bianchi dall’estero”.

La richiesta è quindi quella di “modificare l’attuale meccanismo di immatricolazioni nelle facoltà di medicina del territorio regionale per renderlo maggiormente aderente alle necessità attuali e prospettiche del sistema sanitario regionale e nazionale”.

(Francesca Mezzadri)

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