Ambiente e territorio

Caccia Bologna. Nuove disposizioni su contenimento cinghiali, Fdi: risolvere conflitti con cacciatori

“Nell’Alto Appennino bolognese dodici squadre di caccia hanno contestato duramente le nuove disposizioni”

Fauna selvatica

Risoluzione targata Fratelli d’Italia sulle problematiche che si sono sviluppate nell’Alto Appennino bolognese con le nuove disposizioni contenute nel piano faunistico venatorio regionale relative al contenimento del cinghiale.

Con il nuovo piano, si legge nell’atto d’indirizzo, “sono state previste azioni di responsabilizzazione nei confronti delle squadre di braccata e dei gruppi di girata, per ‘mantenere su livelli accettabili i danni nei territori di competenza’, consentendo quindi l’utilizzo del ‘prelievo selettivo’”. In questo modo viene quindi autorizzata, si riporta, “la caccia di selezione tutto l’anno, relegando così in secondo piano l’importante attività svolta dalle squadre di caccia al cinghiale”.

Conseguentemente, si evidenzia da Fdi, “nell’Alto Appennino bolognese (nel territorio di competenza dell’Atc B03) dodici squadre di caccia hanno contestato duramente le nuove disposizioni”. Una situazione di conflitto, si prosegue, “che non appare affatto utile per le finalità previste dalla Regione Emilia-Romagna in termini di tutela e controllo del territorio”.

Da Fratelli d’Italia si sollecita quindi l’intervento diretto dell’esecutivo regionale per ricercare, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, una soluzione al problema.

(Cristian Casali)

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