COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Lavoro. Galli (Fi): Ribasso anomalo nell’appalto Mediopadana, Giunta limiti l’uso di questa modalità di gara

Nell’interrogazione il forzista porta l’esempio della classifica provvisoria per le opere di completamento del parcheggio guidata dalla Paeco srl

“Il metodo di assegnazione degli appalti, basato in modo preponderante sul maggior ribasso, è ormai insostenibile”. È la constatazione che Andrea Galli inserisce all’interno di un’interrogazione con cui invita l’esecutivo a “farsi promotore di una iniziativa per limitare l’uso di queste modalità di gara nei limiti concessi dall’attuale livello di autonomia regionale per rendere più veloci e trasparenti le procedure di assegnazione dei futuri appalti pubblici”. Nell’atto ispettivo, siglato dal capogruppo di Forza Italia, viene messa sotto la lente d’ingrandimento la classifica provvisoria della gara per le opere di completamento e ampliamento del parcheggio della stazione ferroviaria Mediopadana, pubblicata dal Comune di Reggio Emilia.

“In questo elenco- scrive il forzista- si posiziona al primo posto la società Paeco srl con sede nel comune di Garagusa (Matera) con una valutazione totale di 68 su 100 di cui offerta tecnica punti 43/75, anticipo tempo 30 giorni su 270 giorni lavorativi previsti (5 punti) e offerta economica con un ribasso del 35,053% sull’importo a base di gara ed un costo della manodopera offerto di 689 mila euro per un totale di 20/20 punti. Le altre partecipanti al bando hanno presentato offerte valutate con punteggi superiori per quanto riguarda la parte tecnica, ma con ribassi molto più contenuti e al massimo pari al 9,216%. Un ribasso quale quello indicato dalla società Paeco srl è palesemente anomalo- sottolinea Galli- e tale è stato valutato anche dal presidente della commissione aggiudicante al punto da indurlo ad applicare la facoltà prevista dalla legge di valutare la congruità di ogni offerta”.

Sono molteplici, scrive Galli nell’atto, gli esempi in tutta Italia di appalti pubblici che risultano bloccati dal fallimento delle società vincitrici dei relativi bandi. Questo perché, chiosa l’Azzurro, le gare al massimo ribasso “tendono a falsare il mercato impedendo la reale concorrenza e portando le aziende a bruciare denaro, tempo e cantieri”.

(Andrea Perini)

 

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