Sì anche dalla Commissione Territorio ambiente mobilità alla tassa antirumore sui voli aerei. Con il sì di Pd e Misto e l’astensione della Lega Nord, il progetto di legge che andrà a sostituire la legge regionale 15 del 2012 e che prevede un’imposta di “0,50 euro come valore massimo” per ogni tonnellata di peso del velivolo per limitare il disagio delle emissioni sonore ai residenti, aspetta il vaglio dell’Aula per entrare in vigore dal 1 gennaio 2020.
Presente ai lavori l’assessore Raffaele Donini che sottolinea un punto fondamentale: la tassa verrà applicata unicamente per gli aeroporti con almeno 10 mila voli annui, quindi in Emilia-Romagna riguarderà solo il Marconi di Bologna.
“L’emendamento sui cui stiamo lavorando” aggiunge il relatore di maggioranza del pdl, Giuseppe Paruolo (Partito democratico), “è per disincentivare i decolli verso le zone più abitate”. L’idea è quella di non applicare o applicare una tassa inferiore a chi decolla, al contrario, verso le zone meno impattanti per la popolazione, che nel caso di Bologna sono quelle del Bargellino.
“Un percorso che il Movimento 5 stelle sta portando avanti da due anni”, conclude Silvia Piccinini (M5s) relatrice di opposizione, e che ha coinvolto anche gli amministratori locali. “La giunta è arrivata, ma solo in corsa e questo ha posticipato l’avvio del provvedimento”. La consigliera ricorda che il Marconi è in forte espansione, per questo bisogna sottolineare non solo i vantaggi, ma anche i disagi che ne potrebbero derivare. “Le risorse che entreranno grazie all’Iresa dovranno servire a mitigare anche il problema dei bambini che frequentano le scuole vicino all’aeroporto”.
(Francesca Mezzadri)