Un tavolo che tuteli i posti di lavoro e garantisca “condizioni e contratto adeguati” ai 50 dipendenti del call center di Gap, ad Argelato (Bologna), gestito da Lct Igea, una delle ramificazioni della holding Alma. Lo chiede in un’interrogazione alla Giunta, il consigliere di Sinistra italiana Igor Taruffi, dopo che “i vertici del Gruppo Alma, una delle società più importanti in Italia ed in Europa nel campo degli appalti e della somministrazione di manodopera, sono stati indagati a marzo scorso per frode fiscale all’Agenzia delle Entrate”.
“Il blocco del patrimonio del Gruppo Alma ha portato alla surrogazione degli ultimi due stipendi da parte di Gap e ad un’interruzione del pagamento delle utenze della sede del call center”, spiega Taruffi. “Se non subentrerà al più presto un nuovo soggetto imprenditoriale -continua il consigliere – i dipendenti, al 90 per cento donne, potrebbero ritrovarsi senza stipendio e senza garanzie di continuità lavorativa”.
Taruffi chiede quindi alla Giunta di intervenire per fare in modo che “i lavoratori non paghino le conseguenze di scelte aziendali scellerate dopo essere stati utilizzati in un perverso meccanismo di appalti e subappalti”.
(Francesca Mezzadri)