Potenziare tutti i punti critici degli ospedali della regione, dal punto di vista strutturale e impiantistico, in modo che siano un luogo dove trovare rifugio e non a loro volta edifici da evacuare in circostanze meteorologiche emergenziali. L’invito alla Giunta arriva da Gian Luca Sassi attraverso un’interrogazione nata dalla situazione che si è verificata nell’ospedale di Scandiano (Reggio Emilia) lo scorso sabato durante la violenta perturbazione che si è abbattuta sull’Emilia-Romagna.
“L’ospedale ‘Cesare Magati’ di Scandiano- scrive nell’atto il consigliere del Gruppo misto– si è allagato. In particolare, l’area della Tac e la radiologia sono state dichiarate fuori uso e non utilizzabili. L’acqua ha invaso il ‘piano zero’ dove si trovano anche gli spazi del pronto soccorso. A una prima stima dei danni sembra che l’acqua non abbia danneggiato le attrezzature, fermandosi nei corridoi e in alcuni locali di servizio nonché causando un’interruzione dell’energia elettrica. Le varie sale sono state però rese inutilizzabili per diverse ore, cioè per tutto l’intervallo di tempo necessario ai vigili del fuoco per mettere in sicurezza l’area e ripulire i locali da acqua e detriti. L’emergenza è stata risolta- continua Sassi- grazie alla mobilitazione di tutti i presenti, pronti a dare una mano con scopettoni e secchi, fra loro anche chi avrebbe dovuto, da tempo, attivarsi per programmare attività e rimedi per evitare l’allagamento di questi locali. Indubbiamente- conclude il consigliere- le condizioni meteorologiche sono state del tutto eccezionali, ma gli ospedali dovrebbero essere luoghi dove trovare rifugio e soccorso anche in questi particolari frangenti”.
Sassi chiede infine di individuare tutte le strutture sanitarie fondamentali il cui utilizzo e piena funzionalità debba essere garantito anche al presentarsi di eventi meteo eccezionali.
(Andrea Perini)