Parità, diritti e partecipazione

Lavoro, Sensoli (M5s): “Su dimissioni volontarie dati non degni dell’Emilia-Romagna, invertire trend”

Indagine consigliera di Parità-Ispettorato del lavoro soprattutto riguardo alle donne. Per il sottosegretario Manghi le politiche di maternità “sono efficaci”. Controreplica la pentastellata: “Problema culle vuote esiste, non basta dire che siamo più bravi degli altri”. 

Raffaella Sensoli (M5s)

“Nel 2018 le dimissioni volontarie dal lavoro in Emilia-Romagna sono il 23 per cento in più rispetto al 2017 e si tratta soprattutto di donne”. La consigliera del Movimento 5 stelle, Raffaella Sensoli, interviene in question time in Aula sui nuovi dati presentati da consigliera di Parità dell’Assemblea e Ispettorato del lavoro che descrivono “una situazione non degna delle donne che lavorano in questa regione”. Le ragioni che porterebbero alla cessazione dei rapporti di lavoro sarebbero “l’assenza di parenti di supporto (l’età della prima maternità si è alzata)”, “l’elevata incidenza dei costi di assistenza al neonato e il mancato accoglimento al nido”. Su questi ultimi punti la consigliera è particolarmente critica: “pur rispettando i parametri europei per i servizi all’infanzia, siamo comunque in presenza di dati preoccupanti. Abbiamo già portato il problema in Aula, ora chiediamo al governo di aiutare la Regione a ripristinare politiche per la maternità efficaci, in sintonia con la nostra tradizione, per invertire il trend ed evitare il peggioramento del fenomeno”.

“Le politiche per le pari opportunità e per la conciliazione vita-lavoro rappresentano una vera e propria risorsa strategica della nostra regione”, risponde il sottosegretario Gian Maria Manghi, che sottolinea i dati positivi sull’occupazione femminile del primo trimestre del 2019 che attestano un tasso del 63,7%, migliore delle media italiana (49%) ed in linea con quella europea (63,6%). Il sottosegretario aggiunge anche che “i servizi per la prima infanzia sono riconosciuti tra i più qualificati e diffusi (con 37% di posti disponibili per bambini residenti sotto i 3 anni) e le risorse stanziate per i servizi ai minori dagli 0 ai 6 anni “sono ingenti”. In tema di conciliazione vita-lavoro, il sottosegretario sottolinea la consolidata pratica del telelavoro e la sperimentazione di “smart working”.

Ma la consigliera Sensoli non è soddisfatta della risposta. “Questo è solo un elenco che sembra una lista della spesa. Il sottosegretario riporta somme e percentuali ma non ci dice come vengono utilizzate. Non è sufficiente dire che siamo sempre più bravi degli altri, ma capire come. E’ innegabile che il problema delle culle vuote esiste e, per questo, l’intervento della politica deve risultare sempre più incisivo”.

(Francesca Mezzadri)

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