Sanità e welfare

Bologna. Galli (Fi): Regione quantifichi le “strutture di commiato” per le salme, se ci sono

L’azzurro richiama la normativa sul trasporto nei cimiteri delle persone scomparse in casa o in zona pubblica e critica la prassi di utilizzare le strutture sanitarie pubbliche: “Aggravio di spesa”

Andrea Galli (Fi)

Le strutture per il commiato sono al centro di un’interrogazione del consigliere Andrea Galli (Forza Italia). La legge regionale 19 del 2004 prevede che “non possano essere collocate nell’ambito di strutture sanitarie pubbliche o private, né di strutture socio-sanitarie o di vita collettiva, ma solo nella zona di rispetto cimiteriale”. Sempre secondo la legge regionale, i Comuni avrebbero il compito di “promuovere la realizzazione e il funzionamento di strutture dove possono tenersi riti per il commiato”.

Tuttavia il consigliere fa notare che, “contrariamente a quanto previsto dalla normativa, le salme di persone decedute nel proprio domicilio o nella pubblica via di alcuni Comuni possono essere trasferite, su richiesta dei familiari, presso strutture sanitarie pubbliche ove trascorrere il tempo di osservazione richiesto dalla normativa vigente e dove poi verrebbe di fatto organizzato il rito di commiato”.

Galli chiede quindi come sia stato disciplinato dalle Aziende sanitarie pubbliche e private quanto previsto dalla legge e “se esistano convenzioni o accordi tra le Aziende e i Comuni” in riferimento ai riti di commiato previsti.

Altra richiesta del consigliere, quella di avere un elenco completo di tutte le strutture di commiato (se presenti) nel territorio bolognese. Galli chiede anche di sapere “se è vero che le salme vengono centralizzate nelle camere mortuarie ospedaliere durante il periodo di osservazione previsto dal regolamento di Polizia Mortuaria e, in caso affermativo, se non si ritenga che ciò comporti un aggravio di spese a carico dell’Ausl di Bologna (ad esempio spese per il personale, aria condizionata, elettricità, pulizie, ecc.) e quindi dei cittadini. 

(Francesca Mezzadri)

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