Infrastrutture e trasporti

Indirizzi triennali Tpl, opposizioni all’attacco su Fer e Trc. Donini conferma trasporto di costa

M5s chiede conto delle ferrovie regionali e Fdi di holding unica. L’assessore: Su Fer palla al governo. Holding unica non ad ogni costo, valuteremo

Via libera dell’Aula “all’addendum per il 2019-2020 all’atto d’indirizzo triennale 2016-2018 in materia di programmazione e amministrazione del trasporto pubblico regionale”. Vengono così portate al 2020 le previsioni di spesa della Regione per mettere in pratica le azioni contenute nel Piano integrato dei trasporti (Prit) e nel patto della mobilità. Non è un elenco nel dettaglio di finanziamenti e non ha valore di legge ma è un atto che abbozza una sorta di piano finanziario pur “non entrando nel dettaglio delle singole voci e non stanziando risorse”, come ha precisato il relatore Massimo Iotti (Pd). Compatta nel votare a favore la maggioranza, Partito democraticoSinistra italiana Silvia Prodi del Gruppo misto. Astenuta la Lega nord mentre Movimento 5 stelle Fratelli d’Italia hanno espresso la propria contrarietà.

Animato il dibattito in Aula con le opposizioni sugli scudi. Fabio Callori (Fdi) ha portato l’attenzione del Consiglio regionale sulla situazione del territorio di Piacenza, sul cambio di mezzi “annunciato ma ancora non visto sul territorio”, sui passaggi a livello e sulla “riqualificazione delle stazioni senza la loro chiusura”. Il consigliere ha poi proposto anche “un monitoraggio per capire l’indice di gradimento” delle azioni messe in campo. Michele Facci (Fdi) ha invece criticato “la volontà di creare una unica holding regionale per il trasporto pubblico locale” e ha sottolineato come molte azioni “sono declinate al condizionale”. Dal Movimento 5 stelle sono arrivate le sottolineature di Giulia Gibertoni sulle criticità rilevate “sugli abbonamenti su card visto che non tutti sono dotati del sistema di lettura elettronico”, sull’obbligo di “convalida degli abbonamenti a ogni corsa: chi lo ha cartaceo è impossibilitato a farlo” e sulla linea Modena-Sassuolo. Silvia Piccinini (M5s) ha posto l’accento sulle “risorse inadeguate riservate al ‘ferro’: avete scritto che investirete 170 milioni di euro per l’elettrificazione di tutte le linee ferroviarie regionali ma non le troviamo da nessuna parte. Alcune cose scritte all’interno di questo documento sembrano inverosimili”. La pentastellata ha anche chiesto chiarimenti sulla “volontà della regione di smantellare Fer”. Raffaella Sensoli (M5s) ha puntato il dito contro il Trasporto rapido di costa (Trc): “È una cosa aberrante ma voi continuate a scriverlo ovunque come se fosse la soluzione a tutti i problemi”. Andrea Bertani (M5s) ha posto l’accento sulle colonnine di ricarica per la mobilità elettrica e sull’unica agenzia della mobilità regionale.

Considerazioni a cui ha risposto l’assessore Raffaele Donini: “Su Piacenza i treni nuovi arriveranno entro settembre quando verranno immessi 34 nuovi convogli sulle linee regionali. Altri 37 arriveranno entro la fine dell’anno. Per quanto riguarda le stazioni posso solo dire- ha continuato- che il 15% degli investimenti di Rfi avviene in Emilia-Romagna. Anche sulla linea Modena-Sassuolo da settembre arriveranno tutti i convogli nuovi. Per quanto riguarda la volontà di smantellare Fer non è mai esistita: il governo precedente ci aveva proposto di assorbire le nostre reti. Noi abbiamo rilanciato chiedendo un abbassamento dei costi di gestione e un innalzamento della qualità dei servizi. Proposte che erano state accettate. Ora sta al governo attuale decidere cosa fare. Per quanto riguarda l’unica holding regionale non c’è scritto sul documento che si farà ad ogni costo ma che si valuterà all’interno del tavolo del trasporto pubblico. Le agenzie della mobilità rimangono invece sicuramente provinciali ma incentiviamo chi ha effettuato le fusioni. Il Trc- ha concluso l’assessore- partirà in esercizio”.

(Andrea Perini)

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