L’indagine della Procura della Repubblica di Reggio Emilia su “un illecito e redditizio sistema di gestione di minori ai danni di decine e decine di minori sottratti alle rispettive famiglie” è al centro di un’interrogazione di Gianluca Sassi (Misto). L’inchiesta, riporta il consigliere, ha portato “all’esecuzione di una ventina di misure cautelari nei confronti di politici, tra cui il sindaco del Comune di Bibbiano, medici, assistenti sociali, liberi professionisti, psicoterapeuti di una nota Onlus di Torino e psicologi della azienda Usl reggiana”.
Per Sassi la Regione dovrebbe capire come questa situazione possa essersi verificata e portata avanti per periodi di tempo più o meno lunghi, “in particolare, nei confronti delle parti del sistema sanitario e sociale regionale coinvolto”. Sarebbe necessaria, continua Sassi, “un’azione straordinaria di tutela nei confronti dei minori coinvolti” e un serio “monitoraggio su tutto il territorio regionale delle eventuali criticità e delle prassi virtuose” nonché una “ricerca sulla percezione, diffusione ed interpretazione dell’affidamento al servizio sociale tra gli operatori delle istituzioni deputate alla protezione, cura e tutela dell’infanzia”.
Sassi chiede anche di “verificare ogni singola pratica” per assicurare “il corretto svolgimento delle procedure” e fare in modo che “i cittadini recuperino la fiducia dei cittadini negli organi e negli uffici coinvolti”, oltre che “garantire la massima tutela dei minori e di tutte le persone coinvolte”.
Infine, la richiesta di Sassi è quella di rendere noti i “provvedimenti che verranno presi nei confronti dei dipendenti o collaboratori dell’Azienda Usl di Reggio Emilia coinvolti nell’inchiesta”.
(Francesca Mezzadri)