Sanità e welfare

Minori. Inchiesta Val D’Enza, Lega: sono coinvolti anche operatori dell’Ausl?

I leghisti chiedono anche di mettere in campo iniziative urgenti per chiarire ed evitare il ripetersi della vergognosa situazione emersa dall’inchiesta ‘Angelo domni’

Da sx Stefano Bargi e Gabriele Delmonte (Ln)

Servono urgenti iniziative da parte della Regione “per chiarire ed evitare il ripetersi della vergognosa situazione” emersa dall’inchiesta ‘Angeli demoni’ che ha portato all’arresto del sindaco di Bibbiano insieme ad altre 18 persone tra cui medici, assistenti sociali, liberi professionisti del Comune di Reggio Emilia e della rete dei servizi sociali della Val D’Enza, indagati per un giro d’affari di centinaia di migliaia di euro con false relazioni dei servizi per allontanare bambini dalle famiglie e collocarli in affido retribuito da amici e conoscenti. A chiederlo con un’interrogazione presentata oggi sono i consiglieri regionali della Lega nord, primo firmatario il neo capogruppo Stefano Bargi.

I leghisti domandano anche se “siano coinvolti operatori in forza all’Ausl dell’Emilia Romagna”. Altra richiesta riguarda le segnalazioni: “La Regione ne ha ricevute, anche alla luce delle numerose affinità emerse con la precedente inchiesta giornalistica ‘Veleno’ nella Bassa modenese?”. Non solo: gli esponenti del Carroccio chiedono lumi anche sui riferimenti degli inquirenti all’apertura “di un Centro Specialistico Regionale per il trattamento del trauma infantile derivante da abusi sessuali e maltrattamenti” e sui “finanziamenti regionali” per la gestione dei minori.

L’atto è stato firmato da Stefano Bargi, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Daniele Marchetti, Matteo Rancan, Marco Pettazzoni, Andrea Liverani, Massimiliano Pompignoli.

(Andrea Perini)

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