“La Giunta ha intenzione di stanziare fondi da destinare all’aeroporto di Rimini per il suo potenziamento in chiave di scalo emiliano-romagnolo per il traffico turistico della costa e come snodo di attrattività, connettività e accessibilità alla Riviera nonché di sviluppo complessivo della regione?”.
È il quesito che Nadia Rossi (Pd) pone all’esecutivo regionale riferendosi anche all’assetto delle infrastrutture locali del settore. La consigliera riminese, infatti, ricorda come il sistema territoriale passi per lo sviluppo del “Marconi” di Bologna, la conferma del “Fellini” di Rimini quale scalo dedicato al traffico turistico e al business diretto alle coste adriatiche, la definizione del “Verdi” di Parma come aeroporto con ruolo complementare all’interno del sistema, favorendo l’accessibilità all’area emiliana e a importanti poli economici e la riattivazione del “Ridolfi” di Forlì principalmente come polo per la formazione aeronautica e per attività di supporto e manutenzione di aeromobili oltre a quello di scalo cargo.
Alla luce della situazione in essere, Rossi stigmatizza lo stanziamento di 3 milioni di euro nel biennio 2021-2022 a favore “di un intervento di sostegno alla riqualificazione dell’aeroporto Ridolfi di Forlì”, destinato agli obiettivi sopra elencati”.
Nell’auspicare il mantenimento di un disegno coordinato per il sistema aeroportuale regionale senza che venga data vita a una “guerra dei cieli”, Rossi ricorda le ingenti perdite subite nel corso del 2020 dallo scalo riminese a causa del Covid e sottolinea come il rilancio dell’aeroporto “dovrà necessariamente passare attraverso il sostegno -anche economico- dell’istituzione regionale per il suo cambio di status (da militare-civile a unicamente civile), alla gestione dell’aumento del traffico aereo e dei passeggeri, al rinnovo complessivo dell’infrastruttura e lala definizione di altre misure specifiche per il suo sviluppo”.
(Luca Boccaletti)