Infrastrutture e trasporti

Larghetti (AVS): “Ridistribuire i voli dell’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna”

Richiesto un intervento su ENAC “anche se ciò implicasse maggiori attività di controllo del traffico aereo” unitamente all’auspicio che la sostenibilità ambientale diventi requisito fondamentale per la valutazione dei futuri progetti aeroportuali

“Intervenire nei confronti di Enac allo scopo di prevedere l’utilizzo del lato ovest della pista dell’aeroporto di Bologna non solo durante la notte (come è già in essere) ma ogni qualvolta sia reso possibile dal numero limitato di movimenti orari anche durante il giorno, con particolare attenzione alle prime ore del giorno e le ore serali per conciliare il riposo, anche se ciò implicasse maggiori attività di controllo del traffico aereo”.

La capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra Simona Larghetti si rivolge alla giunta regionale con un atto ispettivo in cui ricorda come lo scalo aeroportuale felsineo (dotato di una sola pista) insista sulla città di Bologna per le operazioni di decollo e atterraggio in direzione Est. Sottolineando la densità abitativa di tale zona a ridosso del centro storico, la capogruppo sottolinea in particolare il disagio acustico e di inquinamento dell’aria.

Sottolineando come la ripresa e l’aumento delle operazioni aeree nel periodo post Covid, Larghetti ricorda come si arrivi a “picchi di frequenza di 90 atterraggi continui in una sola giornata” e come non ci sia una relazione chiara fra atterraggi e condizioni meteo, ma soprattutto “il fatto che per periodi interi – anche di più settimane – non ci siano atterraggi da est, dimostra che non ci sia una necessità strutturale di questa rotta di atterraggio”.

A dispetto poi di una zonizzazione acustica costruita sulla base di uno scenario operativo che prevede atterraggi prevalenti da ovest e decolli da est, Larghetti precisa  che “l’operatività effettiva dell’aeroporto dimostra una situazione significativamente diversa, con una quota rilevante di casi di decolli da ovest e atterraggi da est, invertendo dunque la logica assunta a fondamento della zonizzazione”. In ragione di questa discrepanza, la consigliera evidenzia come “aree che, secondo la zonizzazione, non dovrebbero essere interessate da impatti acustici rilevanti – come il quartiere Bolognina – risultano invece esposte a livelli di disturbo ben superiori ai limiti previsti”.

Considerando poi il recente incontro tra Regione, sindaci di città che ospitano scali aerei e i rappresentanti delle società di gestione per la definizione di una legge regionale sul sistema aeroportuale per uno sviluppo sostenibile del settore in coerenza con le esigenze con le esigenze dei territori e delle comunità, la capogruppo aggiunge al quesito principale la sollecitazione “a prevedere che la sostenibilità ambientale debba essere un requisito fondamentale per la valutazione dei futuri progetti di masterplan aeroportuali, sostenibilità che può essere garantita anche attraverso la riduzione del numero di voli per mitigare l’impatto del rumore e delle emissioni sulla città”.

In via più generale, infine, la sollecitazione a intervenire sull’Ente nazionale per l’aviazione civile “affinché prenda in considerazione l’introduzione di un meccanismo di redistribuzione dei transiti dall’aeroporto di Bologna agli altri scali regionali, in caso di mancato rispetto dei parametri di sostenibilità ambientale”.

(Luca Boccaletti)

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