Le emissioni sonore causate dal traffico aereo nelle aree circostanti all’aeroporto di Bologna è il tema trattato in un’interrogazione a risposta immediata in aula presentata da Silvia Piccinini (Cinquestelle).
Un problema, ha rimarcato la consigliera in Assemblea, “rispetto al quale la Regione Emilia-Romagna ha assunto precisi impegni, anche normativi, ai quali oggi deve essere data piena e rapida applicazione”. La normativa regionale, ha sottolineato, “ha inteso orientare l’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili (IRESA) all’adozione, da parte delle compagnie aeree, di traiettorie di volo che evitino il decollo, il sorvolo e l’atterraggio verso le aree più densamente abitate”. Sono quindi, ha aggiunto la pentastellata, “state individuate le zone di sorvolo dell’intorno dell’aeroporto Marconi caratterizzate dall’assenza di aree residenziali di densità superiore a centocinquanta abitanti per ettaro, quindi con le caratteristiche per usufruire delle riduzioni d’imposta IRESA”. Per questo, ha evidenziato, “la società̀ Aeroporto di Bologna ha individuato il software idoneo al tracciamento delle rotte di decollo e atterraggio degli aeromobili sulla pista, necessario per l’applicazione delle scontistiche IRESA”.
Piccinini ha quindi chiesto all’esecutivo regionale “quali siano i passi necessari per l’effettiva operatività del software collegato all’applicazione del regime differenziato dell’IRESA”.
La risposta è arrivata in Assemblea dall’assessora regionale Irene Priolo, che ha ribadito l’importanza dell’attivazione del software, per l’applicazione della scontistica alle compagnie, che, presumibilmente, avverrà – ha spiegato – già dal 1° luglio di quest’anno.
(Cristian Casali)