Infrastrutture e trasporti

AEROPORTO BOLOGNA. PRONTO SOCCORSO SCALO SENZA MEDICO, BIGNAMI (FI): TROVARE SOLUZIONE ANCHE PER SORVEGLIANZA SANITARIA

AEROPORTO BOLOGNA. PRONTO SOCCORSO SCALO SENZA MEDICO, BIGNAMI (FI): TROVARE SOLUZIONE ANCHE PER SORVEGLIANZA SANITARIA

Dopo le proteste dei sindacati Snami, Cisl medici e Cimo per la rimozione della presenza medica nel punto di Pronto soccorso dell’aeroporto Marconi di Bologna, a partire dal primo gennaio 2015, “sarebbe emersa un’apertura al confronto”.

A segnalarlo è il consigliere Galeazzo Bignami (Fi), che, in una interrogazione rivolta alla Giunta regionale, sottolinea che “i medici di Emergenza territoriale potrebbero integrarsi in un circuito di crescita professionale all’interno della rete del 118, rafforzando lo stretto legame con la rete dell’emergenza voluto da Aeroporto e Ausl”.

“Uno strumento contrattuale semplice, già operativo nell’Ausl bolognese,-scrive Bignami- sarebbe molto conveniente sotto l’aspetto economico rispetto a altre forme contrattuali previste per l’assistenza ospedaliera. In questo modo-aggiunge- i medici sarebbero in grado di assolvere sia gli interventi di ordinaria attività sanitaria che gli interventi di emergenza e, in caso di maxi emergenze, esisterebbe una figura di riferimento istituzionalmente inserita nelle rete dell’emergenza, per far fronte alle straordinarie necessità assistenziali che eventi di queste aree potrebbero richiedere”.

Il consigliere rileva inoltre che “l’aeroporto Marconi si sarebbe dichiarato aperto a valutare possibili soluzioni” e anche “l’Ausl avrebbe dichiarato la possibilità di valutare la presenza medica al Pronto soccorso aeroportuale, non esclusivamente per le urgenze”. I sindacati, inoltre,- spiega- “avrebbero proposto come soluzione l’assegnazione tramite lo strumento della Convenzione nazionale vigente di 6 incarichi per medici dell’Emergenza sanitaria territoriale, ritenendo la creazione di un team con medico e infermiere anche per la gestione ambulatoriale un valore aggiunto per il servizio erogato nello scalo internazionale bolognese”, “con transiti di 7 milioni di persone”.

Bignami chiede quindi alla Giunta se si intenda accettare questa proposta, “come siano organizzate le funzioni di sorveglianza sanitaria in casi come Sars o Ebola, in assenza del medico di primo soccorso sanitario aeroportuale”, e se sia stato valutato “l’ulteriore sovraccarico per la struttura ospedaliera di Pronto soccorso, in seguito alla rimozione della presenza medica in aeroporto, a favore di quella infermieristica, visto che gli infermieri non possono diagnosticare e prescrivere farmaci o terapie”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa

(ac)

 

 

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