L’aeroporto ‘Giuseppe Verdi’ di Parma sarebbe “a forte rischio di chiusura a causa dell’esaurimento delle risorse economiche a disposizione di Sogeap Spa, la società mista pubblico privata che ha la proprietà e la gestione dello scalo”.
A segnalarlo sono tre consiglieri della Lega nord, Fabio Rainieri, Matteo Rancan e Gabriele Delmonte, in un’interrogazione alla Giunta dove evidenziano il fatto che lo scalo avrebbe “da poco visto riconoscere la propria importanza strategica per il sistema territoriale medio-padano (province di Parma, Reggio-Emilia, Piacenza, Mantova e Cremona) in virtù del recente ottenimento della concessione ventennale e del suo inserimento nel piano aeroportuale nazionale”.
Il presidente della Sogeap – scrivono i consiglieri – nella riunione della commissione consiliare del Comune di Parma per il controllo delle società partecipate tenutasi il 12 febbraio scorso, avrebbe evidenziato che, “se si consentisse all’aeroporto di proseguire l’attività per un breve periodo di tempo, ci sarebbero buone possibilità di trovare nuovi investitori privati che ne assicurino il futuro, definendo trattative già in corso oppure avviandone di nuove”.
Gli esponenti della Lega rilevano inoltre che la Regione “non ha mai sostenuto economicamente l’aeroporto di Parma, ma ha investito e investe tuttora proprie risorse per la gestione di aeroporti regionali”, partecipando “con poco più dell’8 per cento a Sab Spa, società di gestione dello scalo bolognese”, e avendo investito “in passato diversi milioni di euro per sostenere gli aeroporti di Forlì e di Rimini”.
Di qui la richiesta rivolta alla Giunta regionale di assumere urgenti provvedimenti per consentire allo scalo di Parma di sopravvivere almeno per il tempo necessario a individuare una soluzione che ne garantisca il futuro, evitando un danno “probabilmente irreparabile” all’Emilia ovest e al sistema trasportistico regionale. (AC)