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Agricoltura. Aula approva interventi urgenti per il settore pari a 24 milioni

Relatore Bulbi (Pd): “risorse stanziate sono leva per investimenti privati fino a 49,5 milioni”. Facci (Lega), relatore minoranza: “bene le misure, ma crisi del settore richiede interventi strutturali”. Il progetto di legge è stato approvato quasi all’unanimità, così come tre ordini del giorno (due della maggioranza e uno della Lega)

Per sostenere il settore agricolo e agroalimentare nella ripartenza dopo la pandemia la Regione Emilia-Romagna stanzia risorse finanziarie pari a 24 milioni, leva per investimenti privati che possono arrivare a circa 49,5 milioni. Parte da questo dato Massimo Bulbi (Pd), relatore di maggioranza, per illustrare i contenuti del progetto di legge “Interventi urgenti per il settore agricolo e agroalimentare” approvato oggi dall’Aula grazie al voto quasi all’unanimità dei consiglieri – unica astenuta Giulia Gibertoni (Misto). Si tratta – spiega il relatore dem – di interventi finalizzati a sostenere gli agriturismi e le fattorie didattiche, i progetti di filiera, in particolare quella lattiero casearia, compresa la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi del settore, l’introduzione di sistemi di sicurezza e protezione delle attrezzature e delle macchine agricole presenti in azienda, il settore bieticolo saccarifero e l’aggiornamento dei libri genealogici degli allevatori”. Bulbi, poi, richiama la scelta di stralciare gli articoli che miravano a modificare le norme vigenti in materia di attività degli agriturismi – sulla quale si era registrata una spaccatura tra associazioni di categoria del mondo agricolo e rappresentanze del settore della ristorazione – annunciando che, a partire dal mese di settembre, si aprirà un tavolo di confronto e approfondimento con tutti i soggetti economici interessati del commercio, dell’agricoltura e comunque coinvolti nel settore della ristorazione. Il relatore di minoranza, Michele Facci (Lega), nell’approvare la scelta dell’esecutivo regionale di stralciare le norme sugli agriturismi, evidenzia come “la parte rilevante delle misure finanziarie contenute nella proposta di legge vada a sostegno delle imprese agricole che, causa esaurimento di fondi, non avevano potuto accedere ai contributi regionali messi a bando”. Riguardo agli aiuti a fondo perduto agli agriturismi e alle fattorie didattiche per la ripresa post pandemia, il consigliere, che auspica la massima tempestività nell’erogazione, invita la Giunta a verificare “se l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura in Emilia-Romagna (Agrea) sia in grado, date le segnalazioni di mancanza di personale, di garantire la tempestività necessaria”. Si tratta, però, nel complesso, sottolinea il leghista, di un progetto di legge “poco ambizioso e di corto respiro” di fronte alla crisi economica che si sta profilando per il settore agricolo e agroalimentare dell’Emilia-Romagna. Per Giancarlo Tagliaferri (Fdi) sostenere l’agricoltura significa “investire sul futuro”, in quanto, “sostenibilità ambientale, autosufficienza ed educazione alimentare, svolta green e svolta digitale passano necessariamente anche per il potenziamento di questo settore”. Sollecita, poi, “interventi strutturali per garantire agli agricoltori maggiore disponibilità di risorse idriche”, operando un deciso snellimento burocratico, un concentramento delle risorse finanziarie e investimenti in ricerca. A Tagliaferri fa eco il collega di gruppo Marco Lisei, che, pur apprezzando le risorse finanziare stanziate grazie al provvedimento legislativo, esprime “preoccupazione per le modalità di erogazione, gravate da eccessiva burocrazia, in quanto il tempo che intercorre tra la presentazione delle domanda e l’arrivo dei finanziamenti è di 24 mesi”. Più volte – rimarca il capogruppo – abbiamo sollecitato la massima tempestività nell’erogazione degli aiuti, essenziale perché un’azienda rimanga aperta. Infine, riguardo alle norme sull’attività degli agriturismi, il consigliere sollecita “la revisione della legge regionale vigente, del 2008, per attualizzarla sulla base dei mutati stili di vita”. Manuela Rontini (Pd) interviene per presentare un ordine del giorno della maggioranza (Pd, ER Coraggiosa, lista Bonaccini ed Europa Verde) finalizzato a impegnare la Giunta all’apertura, già da settembre, di “un tavolo sulla ristorazione che veda la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, sia del mondo agricolo che del commercio, per mettere a punto un’efficace semplificazione normativa e burocratica nonché promuovere e valorizzare l’utilizzo e la somministrazione di materie prime agricole e prodotti agroalimentari regionali”. L’atto d’indirizzo è stato approvato. Fabio Rainieri (Lega) richiama l’attenzione della Giunta “sulle richieste dell’Ordine dei medici veterinari e su alcuni problemi che impattano in modo rilevante sul mondo agricolo regionale, quali la diffusione endemica della cimice asiatica e la perdurante mancanze di disponibilità di acqua per uso irriguo e per l’attività zootecnica”. Riguardo ai contributi a fondo perduto per agriturismi e fattorie didattiche, il leghista invita l’esecutivo regionale “a far sì che non siano solo occasione per visite spot”. Per Igor Taruffi (ER Coraggiosa) le misure si sostegno al settore agricolo fanno parte di “un piano complessivo di aiuti che la maggioranza e la Giunta hanno varato al fine di aiutare il sistema socio economico dell’Emilia-Romagna a riprendersi dopo la crisi causata dalla pandemia”. Michele Barcaiuolo (Fdi), in tema di norme sull’attività degli agriturismi, parla di “montagna che ha partorito un topolino”, criticando la maggioranza per non aver voluto dare un segnale d’attenzione riguardo all’attività di delivery. Matteo Rancan (Lega) richiama l’importanza dell’attività degli agricoltori anche in chiave di sostenibilità ambientale, definendo chi lavora in agricoltura “il vero ambientalista”. Marcella Zappaterra (Pd) parla di “segnale chiaro di vicinanza al mondo agricolo da parte della Regione,con una sguardo d’insieme sull’intero sistema economico e sociale dell’Emilia-Romagna”. In tema di agriturismi, sottolinea come l’apertura del tavolo richiesta dalla maggioranza sarà l’occasione per una revisione attenta delle norme. Oltre all’ordine del giorno della maggioranza, è stato approvato anche un ordine del giorno di Europa Verde, Pd ed ER Coraggiosa. Il contenuto lo illustra Silvia Zamboni (Europa Verde), prima firmataria, spiegando come l’atto d’indirizzo sia mirato “a impegnare l’esecutivo regionale, in particolare, a prevedere, nei prossimi bandi, contributi e strumenti premiali per azioni mirate a preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura, a incentivare il passaggio a un’economia green e a promuovere e diffondere l’agricoltura biologica e a residuo zero di pesticidi nonché a valorizzare le razze di bestiame autoctone e a sostenere la biodiversità delle razze a rischio di estinzione”. Approvato, infine, anche un ordine del giorno della Lega che chiede alla Giunta “di integrare l’organico di Agrea (Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura in Emilia-Romagna) affinché l’ente possa adempiere in tempi consoni ad evadere le pratiche riguardanti la concessione di benefici alle imprese previste dal progetto di legge oltre che da altri provvedimenti regionali e statali”. In chiusura di dibattito Alessio Mammi, assessore all’Agricoltura, ricorda come la Giunta, per sostenere il settore agricolo nel suo complesso dopo la pandemia, si sia mossa per accelerare la semplificazione burocratica e amministrativa e rimodulare le scadenze tributarie e fiscali nonché per anticipare oltre 100 milioni della Pac (Politica agricola comune) e accelerare lo scorrimento delle graduatorie dei progetti.”

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