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Agricoltura. Cimice asiatica, Pd: urge intervento Unione europea

Ok in commissione Economia a risoluzione Pd con cui si sollecitano, in particolare, sgravi fiscali e fondi aggiuntivi per sostenere le aziende colpite

La Giunta intervenga sul governo affinché, nella legge finanziaria per il 2020, vengano previsti fondi per indennizzare i mancati redditi da produzione e vendita dei prodotti ortofrutticoli degli agricoltori colpiti dalla diffusione della cimice asiatica e perché venga disposto l’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali per gli imprenditori e i loro dipendenti. Sono alcuni degli impegni contenuti nella risoluzione del Pd, primo firmatario Paolo Calvano, discussa e approvata dalla commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, con il voto favorevole del Pd e l’astensione di Lega e M5s.

Nell’illustrare l’atto d’indirizzo, il dem Paolo Calvano ha evidenziato come, nonostante il progredire della ricerca e le attività fin qui avviate dalla Regione, la soluzione del problema della diffusione della cimice asiatica sia ancora lontana dall’essere risolta, richiedendo, come misura urgente, “un’azione sinergica di ente regionale, governo e Unione europea, assieme alle associazioni professionali agricole e cooperative e con il coinvolgimento delle banche, mirata a contenere l’esposizione finanziaria degli agricoltori (sospensione delle rate dei mutui, abbattimento dei tassi d’interesse, etc)”. All’Unione europea – ha proseguito il consigliere – si chiede, in particolare: “di consentire un aiuto immediato per i danni, diretti e indiretti; di modificare l’Ocm Ortofrutta, per portare dal 50% all’80% il valore dell’aiuto sull’introduzione di misure di prevenzione quali la difesa chimica a basso impatto ambientale localizzata e l’utilizzo di sistemi di difesa passiva come le reti antinsetto; di innalzare dal 65% al 75% la percentuale di valore comunque riconosciuto al prodotto che si sia deprezzato di almeno il 35% per motivi non imputabili alla responsabilità del coltivatore; infine, di aumentare l’attuale percentuale di aiuto previsto per le spese di prevenzione, contrasto, gestione e difesa attiva delle cris, da destinare a interventi di adattamento al cambiamento climatico e di lotta a organismi nocivi”.

In sede di dibattito è intervenuto Andrea Bertani (M5s) che ha domandato come proceda lo studio dell’Anastatus bifasciatus, insetto antagonista autoctono della cimice asiatica. I tecnici della Regione hanno riposto che, nella logica di una strategia di contrasto multidimensionale, si stanno studiando svariate tipologie di insetti antagonisti, in particolare la vespa samurai.

Ha chiuso il dibattito l’assessore all’Agricoltura, Simona Caselli, che ha sottolineato come la risoluzione rafforzi l’azione della Giunta in un frangente in cui sia con il governo che con la Commissione europea si stanno definendo gli interventi prioritari. Riguardo alla Commissione europea, l’assessore ha evidenziato come siano stati assicurati aiuti importanti.

(Luca Govoni)

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