Presentato in commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, il progetto di legge “Interventi urgenti in materia di agricoltura”, che rientra fra le misure adottate dalla Regione per aiutare le imprese del settore colpite, in particolare, dalla cimice asiatica.
La proposta di legge – ha spiegato il relatore Stefano Caliandro (Pd) – ha un duplice obiettivo: aiutare finanziariamente gli investimenti di giovani agricoltori nell’ambito del programma di sviluppo rurale 2014-2020; garantire l’accesso al credito e tutelare l’esposizione finanziaria delle aziende agricole che subiscono danni alle produzioni a causa di eventi calamitosi naturali come la diffusione della cimice asiatica. La Regione – ha aggiunto – è pronta a stanziare 2 milioni. Si tratta di misure straordinarie – ha concluso il dem – che richiedono rapidità di approvazione e impegno congiunto da parte dei gruppi politici.
Un appello alle forze politiche a fare fronte comune contro il flagello rappresentato da questo parassita era stato formulato anche dall’assessore all’Agricoltura, Simona Caselli, nel corso della dettagliata illustrazione del “Piano regionale per il contrasto alla cimice asiatica” (http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/fitosanitario/doc/incontri-e-convegni/piano-regionale-per-il-contrasto-alla-cimice-asiatica/strategia-contrasto-cimice-17-09-2019), propedeutica alla presentazione del progetto di legge. “Sul Piano- ha spiegato l’assessore- frutto di una strategia messa a punto con le rappresentanze del mondo agricolo dell’Emilia-Romagna, è stata raggiunta un’intesa da parte di tutte le Regioni del Nord. Il documento è stato inviato al neoministro dell’Agricoltura, che ha confermato l’intenzione di convocare quanto prima le Regioni interessate. Vista la gravità, complessità e straordinarietà del problema, le soluzioni devono essere altrettanto speciali (dall’immissione di antagonisti naturali, come la vespa samurai, a ingenti aiuti finanziari) e multilivello, dato che, oltre alla Regione, da sempre attiva, chiamano in causa lo Stato e l’Unione europea”.
L’appello dell’assessore è stato raccolto dalle opposizioni, che si sono rese disponibili ad accogliere emendamenti del capogruppo dem Caliandro alle risoluzioni – una di Gian Luca Sassi (Misto), una del M5s e una della Lega – che impegnavano l’esecutivo regionale ad azioni risolute di contrasto alla cimice asiatica. I tre atti d’indirizzo, emendati, sono stati approvati all’unanimità.
Gian Luca Sassi (Misto), preso atto del Piano regionale, ha invitato la Giunta, come, peraltro, richiesto anche nella sua risoluzione, a informare gli agricoltori che le piante abbattute in quanto infestate dalla cimice asiatica possono essere smaltite senza restrizioni.
Più articolata la posizione dei 5 stelle, che hanno comunque confermato piena disponibilità a fare fronte comune nel contrasto alla cimice asiatica. Silvia Piccinini ha ribadito come, rispetto al passato, dal mondo agricolo siano pervenuti riscontri circa una strategia troppo soft da parte della Regione. Giulia Gibertoni ha ricordato come la funzione dei consiglieri di opposizione sia di pungolo nei confronti della Giunta. Andrea Bertani, infine, ha invitato l’esecutivo regionale a puntare sull’utilizzo di antagonisti naturali, come la vespa samurai, rimarcando la contrarietà del M5s all’uso dei pesticidi.
Fabio Rainieri (Lega), pur esprimendo apprezzamento per il Piano regionale e ribadendo come i fondi siano l’assoluta priorità, non ha mancato di criticare l’assessore Caselli, in quanto, a suo avviso, nel momento stesso in cui chiedeva unità d’intenti contro il flagello della cimice asiatica, la titolare dell’Agricoltura attaccava la Lega e il suo candidato alla carica di presidente della Regione (Lucia Borgonzoni) per taluni rilievi sulle misure adottate dalla Regione.
Michele Facci (Fdi), nel confermare il sostegno del suo gruppo al Piano regionale, ha ricordato come nel 2018 la produzione agricola in Emilia-Romagna, per una serie di cause, abbia subito perdite pari a 110 milioni. Pertanto, il sostegno al settore agroalimentare – ha sottolineato – deve essere una priorità della Regione e del governo.
(Luca Govoni)