Approvata in commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, la risoluzione del Partito democratico (prima firma Gian Luigi Molinari) sulla diversificazione delle attività agricole e sulla diffusione delle culture delle erbe aromatiche nelle zone di montagna, così da chiarire il nodo della commercializzazione degli oli essenziali (anche ad uso non alimentare) da parte delle aziende. Oltre a Molinari hanno siglato il documento Katia Tarasconi, Alessandro Cardinali, Manuela Rontini, Massimo Iotti, Luciana Serri, Valentina Ravaioli, Roberto Poli, Enrico Campedelli, Lia Montalti, Ottavia Soncini, Stefano Caliandro e Paolo Calvano.
Molinari ha portato l’esempio della lavanda e sottolineato come tale coltivazione sia in forte crescita. Tuttavia gli imprenditori agricoli devono far i conti con le difficoltà della vendita al dettaglio se il prodotto è da intendersi come articolo non alimentare. “Chiediamo soprattutto di fare chiarezza sulla vicenda, poco chiara a livello normativo, e un impegno da parte della Giunta per risolvere la questione”, ha detto il consigliere dopo aver ricordato i vantaggi del settore, importante per il riutilizzo dei territori e per la centralità in chiave turistica.
La funzionaria della Giunta ha risposto che la Regione ha sempre insistito per dirimere la problematica e che già con il decreto legislativo del 2018 si è ottenuto il riconoscimento di queste colture come attività agricole a tutti gli effetti. “A questo decreto se ne aggiungeranno degli altri, al momento fermi. Tra loro se ne distingue uno che intende fare chiarezza sulle piante cosiddette officinali, risolvendo il problema della vendita al dettaglio in base alle norme specifiche da rispettare. Abbiamo chiesto una precisazione anche in questo senso in sede nazionale”, ha concluso.
(Nicoletta Pettinari)