La Commissione europea è responsabile della gestione dei fondi Feaga e Feasr, che finanziano la spesa agricola, ma delega il pagamento agli stati membri, che, a loro volta, operano attraverso organismi pagatori nazionali o regionali, che gestiscono e controllano le spese finanziate. In Italia ci sono 11 organismi pagatori riconosciuti, 8 a livello regionale, tra cui Agrea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura della Regione Emilia-Romagna), 2 a livello nazionale e l’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) che svolge questo ruolo per le Regioni prive di un proprio organismo pagatore.
Parte da questa premessa un’interrogazione a risposta orale in commissione di Andrea Bertani (M5s), che denuncia una “rischiosa situazione di stallo” per “decine di migliaia di domande di sostegno delle imprese agricole regionali”.
Agrea, a cui compete l’erogazione agli operatori del settore agricolo di aiuti, contributi e premi comunitari, nazionali e regionali, – spiega il consigliere – ha delegato i Centri di assistenza agricola (CAA) allo svolgimento di attività di assistenza e gestione nelle fasi di ricezione, compilazione e presentazione delle domande di contributo per il settore agricolo nel sistema operativo pratiche (SOP).
Per il 2017 – aggiunge – le domande di pagamento (domanda unica) devono “obbligatoriamente essere redatte attraverso la predisposizione di un piano colturale aziendale in forma grafica, abbandonando quindi il sistema alfanumerico finora utilizzato”. Sul sito internet di Agrea, dal 20 aprile 2017, – rileva Bertani – si trova tuttavia solo “una generica traccia di questo nuovo adempimento”, che si traduce “nel dover individuare con precisione non più solo la consistenza della superficie destinata a ciascuna coltura, ma la sua localizzazione grafica precisa sul territorio”, “la domanda grafica prevede, quindi, la scomposizione dei terreni aziendali non più in particelle catastali, ma in insiemi uniformi definiti ‘isole aziendali’”.
Le nuove piattaforme informatiche per predisporre queste domande grafiche richiedono, inoltre, – riferisce – un alto livello di professionalità e tempi lunghi per l’estrema difficoltà di conciliarle con il sistema catastale, ancora unico riferimento territoriale su cui si basa tutto il sistema di scambi immobiliari, e con quello fiscale”.
Di conseguenza, “allo stato attuale, il lavoro di predisposizione delle domande di pagamento per le aziende agricole all’interno dei CAA – stigmatizza il consigliere – è completamente fermo per i gravi problemi informatici emersi nel tentativo di adattare e predisporre le piattaforme grafiche di Agea rispetto ai sistemi informatici regionali”.
A fronte di “una gestione burocratica e amministrativa ormai ingestibile per complessità e per tempistiche incompatibili con le esigenze delle imprese agricole”, – prosegue – si sono levati allarmi dal coordinamento regionale di Agrinsieme (Confagricoltura e Cia) per “gli effetti negativi su tutte le istanze in corso che potrebbero determinare ritardi nel pagamento degli acconti autunnali, liquidità indispensabile per le aziende agricole per affrontare le gravi difficoltà legate alle sofferenze dei mercati dei prodotti agricoli”.
In data 11 maggio 2017, poi, è stata concessa dalla Commissione UE – si legge nel testo – una proroga fino al prossimo 15 giugno per la presentazione della domanda unica per il pagamento di base (proroga poi estesa anche alle domande di contributi per agro ambiente) che tuttavia non potrà risolvere i gravi problemi descritti, dato che in soli 30 giorni sarà “impossibile predisporre in maniera corretta le decine di migliaia di domande di sostegno delle imprese agricole”.
Bertani chiede quindi quali siano le ragioni per cui la macchina tecnico-amministrativa si sia mossa con questo evidente ritardo per affrontare la modifica degli strumenti informatici, quali motivi abbiano determinato la manifesta incapacità, all’interno degli organismi pagatori (Agea-Agrea), di risolvere i problemi evidenziati e se la dirigenza di questi enti abbia provveduto, in tempo utile, a segnalare le criticità.
Il consigliere sollecita infine la Regione ad attivarsi con urgenza perché sia sbloccata questa rischiosa situazione di stallo e chiede, in particolare, quali strumenti siano già stati attivati o si intenda attivare per agevolare il lavoro dei CAA e il corretto svolgimento delle procedure, garantendo, formalmente e pubblicamente, che non ci saranno conseguenze per il mondo agricolo regionale.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)
(Antonella Celletti)