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Agricoltura. Frutteti e vigne attaccati da cimice asiatica, Lega nord: cambiare criteri bando (10 milioni) per acquisto reti anti-insetto

I primi “attacchi” – scrivono i consiglieri – nel modenese, per poi espandersi nel territorio bolognese e nelle tre province romagnole

Frutteti e vigne dell’Emilia-Romagna messe a rischio da un insetto polifago, denominato cimice marmorata asiatica (Halyomorpha Halys), comparso da qualche anno sul territorio regionale, che attacca diverse specie di piante, fra cui pero, melo, kiwi, pesco e vite.

Lo affermano i consiglieri del gruppo Lega nord in una risoluzione, di cui è primo firmatario Andrea Liverani, dove riferiscono che i primi “attacchi” si sono verificati nel modenese, per poi espandersi alla provincia di Bologna e alle tre province romagnole, e spiegano che la cimice asiatica è altamente prolifica, in quanto deposita annualmente circa 700 uova, dato che, aggiunto alla sua velocità e facilità di spostamento, la rende un agente terribilmente rischioso per le colture emiliano romagnole e delle regioni limitrofe.

Di fronte alla minaccia di espansione della cimice, – scrivono i consiglieri – l’assessore all’Agricoltura, Simona Caselli, ha annunciato che la Regione avrebbe messo a disposizione dei coltivatori un bando di 10milioni di euro per l’acquisto di reti anti-insetto, unico metodo efficace, al momento, per prevenirne gli attacchi.

La bozza di questo bando, che dovrebbe uscire entro la fine di aprile, – aggiungono – sarà presentata alle associazioni di categoria il 4 aprile e i criteri di assegnazione dei fondi si dovrebbero basare su quanto previsto dal Programma di sviluppo rurale 2014/2020, che prevede l’assegnazione di punti su tre criteri: l’entità del potenziale agricolo a rischio (superficie di frutteto interessata), grado di rischio di diffusione (province più colpite in base ai dati del Servizio fitosanitario regionale) e l’appetibilità della specie vegetale (il grado di rischio suddiviso per tipo di coltura).

Ma questi criteri – a parere dei leghisti – piuttosto che attivare una vera prevenzione, aiutano maggiormente le zone già colpite dall’insetto, invece che preservare quelle a rischio, e tengono conto solo dei primi attacchi della cimice asiatica, avvenuti soprattutto nel modenese, mentre al momento ne è in corso una proliferazione su ampia parte del territorio regionale.

Di qui, la richiesta alla Giunta di rivedere, in sede di definizione del bando, i criteri per l’assegnazione dei fondi, dando maggior rilevanza alla superficie a frutteto a rischio, senza distinzioni fra province, eliminando di conseguenza la voce sul grado di rischio di diffusione dell’infestazione.

I leghisti invitano infine l’esecutivo a diminuire la differenziazione dell’appetibilità a sole due voci “appetibilità alta (frutta)” e “appetibilità bassa (vigneto)”, alla voce “appetibilità specie vegetale dei criteri di priorità della domanda di sostegno” del Programma di sviluppo rurale.

Oltre a Liverani, hanno sottoscritto la risoluzione: Massimiliano Pompignoli, Alan Fabbri, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Daniele Marchetti, Stefano Bargi, Matteo Rancan, Marco Pettazzoni.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)

(Antonella Celletti)

 

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