Ambiente e territorio

Agricoltura. Gibertoni (M5s): Condanna Monsanto in California ulteriore prova che glifosato è cancerogeno/ foto

La sentenza della corte di San Francisco potrebbe dare una svolta nel vietare l’erbicida, secondo la consigliera che chiede anche di escludere dai premi del Programma di sviluppo rurale le aziende che ne facciano uso

Vietare l’utilizzo del glifosato, l’erbicida più usato nel mondo che sembra essere fortemente dannoso, approfittando della recente sentenza di condanna all’azienda Monsanto in California. Lo chiede in un’interrogazione alla Giunta Giulia Gibertoni (M5s): “La corte di giustizia di San Francisco ha deliberato che il glifosato presente nei prodotti Monsanto chiamati Roundup e Ranger Pro è stato la causa del cancro al sistema linfatico di un uomo che per oltre trent’anni ha lavorato come giardiniere,” spiega la consigliera che aggiunge che ora “la Monsanto dovrà pagare 39 milioni di dollari come ricompensa e altri 250 milioni come danni collaterali all’ex giardiniere che, secondo i medici, potrebbe non sopravvivere oltre il 2020”. Questa condanna potrebbe dare “una svolta decisiva nel vietare in maniera definitiva e totale questo pericoloso erbicida” e anche “il Ministro Di Maio -aggiunge la consigliera- si è espresso sulla vicenda sottolineando l’importanza di tutelare i cittadini italiani”.

Già nel 2015, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, che fa parte dall’Oms, ha inserito il glifosato nella lista delle sostanze “probabilmente cancerogene”, anche se l’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha espresso “un giudizio più rassicurante con una valutazione che ricalca quelle dei produttori del glifosato”. Lo scorso anno la Commissione europea avrebbe quindi confermato il rinnovo dell’autorizzazione per cinque anni all’impiego del glifosato, mentre a febbraio scorso il Parlamento europeo avrebbe avviato i lavori di una commissione speciale per studiarne gli effetti.

“Togliere questa sostanza dai disciplinari di Produzione integrata delle infestanti e pratiche agronomiche vorrebbe dire qualificare sui mercati le produzioni regionali confermando ulteriormente gli alti standard che abbiamo in tema di sicurezza alimentare” spiega Gibertoni. Tra le richieste della consigliera anche quella di escludere dai premi del Programma di sviluppo rurale le aziende che facciano uso dell’erbicida.

(Francesca Mezzadri)

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