Difendere le produzioni agricole, in particolare quelle romagnole, dagli attacchi della fauna selvatica e sostenere gli agricoltori danneggiati.
La richiesta della Lega è contenuta in un’interrogazione in cui si chiede se la Regione abbia intenzione “di prevedere opportuni piani di controllo e rafforzare le politiche per il controllo della fauna selvatica e la difesa delle produzioni agricole nonché stanziare adeguate risorse per sostenere gli agricoltori”.
In particolare, il Carroccio sottolinea i gravi danni alle “produzioni di girasole e da seme a causa dell’incontrollato proliferare di colombacci, tortore e piccioni” segnalati dalle associazioni di categoria. Danni causati “dall’insufficiente se non inesistente controllo e contenimento di tali specie selvatiche”. Già nel calendario venatorio, ricorda la Lega, veniva proposto di avviare piani di controllo e deleghe per l’apertura della caccia, appelli “rimasti del tutto inascoltati”.
Il gruppo consiliare leghista conclude ribadendo che le misure di prevenzione e dissuasione proposte dagli Enti locali “sono largamente insufficienti” e hanno un costo per l’agricoltore (denaro, tempo e burocrazia). Quest’anno, infine, il 50% dei danni al girasole (in particolare quello da seme) è causato da colombacci, tortore e piccioni.
(Gianfranco Salvatori)
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