“Certificato di qualità” con tanto di apposito logo; elenco ad hoc per le fattorie dove si pratica “agricoltura sociale”; impegno della Regione a formarne gli addetti e controllare che non ci sia chi si fregia di tale titolo senza esserne in possesso; possibilità per i titolari di aziende agricole sociali di chiedere il divieto di caccia sull’area del proprio fondo rustico. Sono i punti principali del progetto di legge sull’agricoltura sociale approvato dalla Commissione Economia presieduta da Manuela Rontini.
“E’ una legge di grande importanza politica, perché ci permette di cominciare a lavorare sulle fragilità del sistema agricolo che, uscendo dalla mera impresa, rende sempre più attuale il principio costituzionale del valore sociale dell’impresa: è importante che ci sia stata collaborazione tra maggioranza e minoranza, perché ci stiamo occupando degli ultimi, dei più fragili”, spiega il relatore di maggioranza Stefano Caliandro (Pd), che ricorda come il provvedimento in questione si inserisca nell’alveo delle più vaste azioni di sostegno al mondo agricolo che la Regione porta avanti da tempo e si impegna con convinzione e serietà. Caliandro ha anche sottolineato l’importanza degli emendamenti (alcuni dei quali anche a firma dei consiglieri di minoranza come lo stesso relatore di minoranza Fabio Rainieri) che sono stati approvati, come, fra gli altri, quello a firma di Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) che riguarda le cooperative sociali.
Il relatore di minoranza Fabio Rainieri (Lega) sottolinea come “sicuramente questa è una legge che rappresenta un’importante novità per l’Emilia-Romagna: può aiutare a migliorare il contributo che gli agricoltori offrono al nostro sistema economico e servirà anche a far veicolare un giusto messaggio sul mondo agricolo. Occorre, però, -mette in chiaro il relatore di minoranza citando quanto avviene in Lombardia e in Veneto- una maggiore partecipazione da parte dell’Assemblea e la realizzazione di corsi per chi vuole avviare un’azienda agricola sociale o convertire la propria attuale azienda agricola in agricoltura sociale”. Rainieri ha poi ribadito la bontà di un suo emendamento, non accolto dalla maggioranza, sugli agriturismi che riprendeva temi posti da Confagricoltura: “C’è stato grande dialogo su tutta questa legge, sono certo che da qui alla votazione in Assemblea si troveranno soluzioni”.
Marco Mastacchi (Rete Civica) ha sottolineato come “si tratta di una legge molto importante: lo posso affermare forte dell’esperienza maturata in qualità di sindaco di Monzuno. Ci sono alcuni aspetti da migliorare e farò le mie proposte in Assemblea attraverso emendamenti”.
Netta Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle): “Questo è un tema molto importante, spiace che la maggioranza non abbia dialogato con il Movimento 5 Stelle come ha fatto con le altre forze politiche. Dobbiamo dare più riconoscimento a chi fa agricoltura biologica”. Giulia Pigoni (Lista Bonaccini) ha annunciato il voto favorevole al progetto di legge.
“È importante dare sostegno a pratiche che attualmente vengono svolte da aziende agricole sociali così come da altre realtà come le cooperative sociali”, spiega Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa), che invita a dare vita a una grande alleanza sociale “per migliorare e riqualificare l’azione delle aziende agricole insieme a tutti gli altri soggetti che operano nel settore sociale come cooperative sociali e associazioni di volontariato”. Apprezzamento sul pdl è arrivato anche da Silvia Zamboni (Europa Verde) che ha anche sostenuto le ragioni degli emendamenti dei 5 stelle sul biologico (emendamenti su cui Zamboni si è astenuta).
“Su questa legge è stato fatto un buon lavoro di dialogo, spero che sia il primo passo di un dialogo tra maggioranza e opposizione su altri temi a partire dall’Assemblea di domani”, spiega Valentina Castaldini (FI).
Fra i gruppi presenti in Commissione al momento del voto, il progetto di legge ha avuto il voto il favorevole di Partito Democratico, Lista Bonaccini, ER Coraggiosa e Europa Verde; astenuti Lega, Rete Civica, Forza Italia, Movimento 5 Stelle.
(Luca Molinari)