Il tema dei reati in materia agroalimentare è al centro di una risoluzione presentata in Regione da Partito democratico, Sinistra Italiana e Misto-Mdp. I gruppi chiedono alla Giunta di agire in tutte le sedi istituzionali, a partire dalla Conferenza Stato Regioni, affinché il nuovo governo ripresenti il disegno di legge “Nuove norme in materia di reati agroalimentari” approvato il 1 dicembre scorso dal Consiglio dei ministri ma non convertito in legge a causa dello scioglimento delle Camere.
I reati in questione – si legge nell’atto d’indirizzo – sono sempre più diffusi, soprattutto a causa delle infiltrazioni delle organizzazioni criminali, e compromettono l’eccellenza del made in Italy nel settore enogastronomico, ambito in cui l’Emilia-Romagna detiene primati assoluti. Per contrastare il fenomeno nell’aprile del 2015 è stata istituita, presso l’ufficio legislativo del ministero della Giustizia, la Commissione di studio per l’elaborazione di proposte di intervento sulla riforma dei reati in materia agroalimentare, la cui presidenza è stata affidata all’ex procuratore Gian Carlo Caselli. La Commissione, nell’ottobre dello stesso anno, ha elaborato una proposta normativa di riforma sulla tutela dei prodotti alimentari che, in seguito al lavoro congiunto di ministero della Giustizia e ministero delle Politiche agricole e al confronto con gli stakeholders, è stato recepito nel disegno di legge del dicembre 2017.
Da qui l’iniziativa di Pd, Si e Misto-Mdp, finalizzata “a non disperdere il prezioso lavoro svolto dalla Commissione di studio e dal governo nel corso della legislatura appena conclusa”.
(Luca Govoni)