La Regione deroghi “ai vincoli e alle misure emergenziali che vietano lo spandimento dei reflui zootecnici e diverse attività di preparazione dei terreni (con conseguenti problemi nella gestione dello stoccaggio da parte delle aziende), che, invece, dovrebbero essere nel pieno dell’attività visto l’approssimarsi della stagione primaverile e la ripresa dell’attività agricola, al fine di garantire la migliore efficienza fertilizzante dei terreni e un maggior impatto favorevole sul ciclo colturale”.
La richiesta è della Lega, in un’interrogazione che porta la prima firma del consigliere Matteo Rancan. Ai diversi vincoli indicati dal Bollettino regionale per la distribuzione dei fertilizzanti, si aggiungono ora quelli legati alla fase emergenziale. Questi ultimi limitano lo spandimento dei reflui zootecnici proprio all’avvicinarsi della primavera, il periodo migliore. Il limite agli spandimenti “come denunciato dalle associazioni di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana” blocca anche diverse attività di preparazione dei terreni e causa problemi allo stoccaggio.
Rancan afferma anche come “i dati dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) evidenziano la riduzione del 9,8% delle emissioni di gas serra a livello nazionale nell’anno della pandemia, rispetto al 2019” e come, a causa del calo del traffico, siano scesi i livelli di azoto. A rimetterci sarebbero le stalle, perno dell’economia green, che producono “letame e liquami indispensabili per fertilizzare i terreni in modo naturale e garantire all’Italia la leadership europea nel biologico e la produzione di energie rinnovabili come il biogas”.
L’atto ispettivo è stato firmato anche da Fabio Rainieri, Andrea Liverani, Maura Catellani, Stefano Bargi, Massimiliano Pompignoli, Gabriele Delmonte e Michele Facci.