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Agricoltura. Regione aderisce a Fondazione Accademia nazionale agricoltura

Relatore Bessi (Pd): “adesione finalizzata a promuovere l’innovazione e il progresso scientifico e tecnologico nel settore agricolo”. Facci (Fdi) e Rainieri (Ln): “no a prelievo da capitolo per risarcimento danni all’agricoltura causati da selvatici”. Bertani (M5s). “adesione sia non onerosa”

La Regione, al fine di contribuire a promuovere l’innovazione e il progresso scientifico e tecnologico nel settore agricolo, aderisce alla Fondazione Accademia nazionale dell’agricoltura e stanzia, quale quota di adesione, un contributo una tantum per il 2019 di 50mila euro. È la finalità della proposta di legge approvata dall’Assemblea legislativa con il voto a favore di Pd, Si e Silvia Prodi (Misto), il voto contrario del M5s e l’astensione di Ln, Fdi e Fi.

La Fondazione Accademia nazionale dell’agricoltura – spiega il relatore Gianni Bessi (Pd) – è una storica istituzione che ha sede a Bologna dal 1802 e promuove studi e ricerche scientifiche nell’ambito delle scienze agrarie nonché la divulgazione, l’istruzione e la formazione in campo agricolo. “L’adesione- precisa il consigliere- è finalizzata a dare un contributo concreto alla valorizzazione dell’archivio storico e del patrimonio scientifico dell’Accademia dell’agricoltura, considerata una sorta di Accademia dei Georgofili dell’Emilia-Romagna”.

In sede di dibattito, Michele Facci (Fdi) chiede, illustrando un emendamento al riguardo – sottoscritto anche da Giancarlo Tagliaferri e Fabio Callori (Fdi) nonché da Fabio Rainieri (Ln) – che il contributo per l’adesione venga erogato attingendo dal capitolo del bilancio della Regione per il finanziamento delle politiche per l’inclusione sociale di Rom e Sinti. La proposta – spiega il capogruppo – è finalizzata a evitare “di privare di risorse finanziarie il capitolo destinato a interventi in materia di caccia e pesca, in quanto misure troppo importanti per il territorio regionale”.

Anche Fabio Rainieri (Ln), pur favorevole all’adesione alla Fondazione, obietta la scelta di attingere il contributo per la quota di adesione alla Fondazione dal capitolo destinato a finanziare la legge regionale sulla gestione della fauna selvatica e i rimborsi per i danni degli animali selvatici all’agricoltura. Inoltre, critica la stesura del testo di legge, in quanto, a suo avviso, “così come è formulato l’articolo, non è ben specificato se la quota di 50mila euro debba intendersi quale contributo una tantum o annuale”.

Andrea Bertani (M5s) esprime contrarietà all’adesione, per di più onerosa, della Regione alla Fondazione, in quanto l’Amministrazione regionale, nel 2016, aveva sottoscritto con la Fondazione un protocollo d’intesa, scaduto a fine 2018, che prevedeva una collaborazione non onerosa propria in forza della terzietà riconosciuta all’Accademia nazionale dell’agricoltura. “Oggi- sottolinea il capogruppo- l’adesione con il versamento di relativa quota appare in netto contrasto con lo spirito di quel protocollo d’intesa”.

L’assessore alle Politiche agricole, Simona Caselli, precisa che lo stanziamento di 50mila euro per l’adesione alla Fondazione è una tantum e proviene da un capitolo che presenta una rimanenza di fondi, in quanto le risorse finanziarie messe a disposizione sono risultate in esubero. “Pur pagando il 100% dei danni accertati causati da fauna selvatica protetta, il capitolo presenta un’eccedenza di risorse” puntualizza l’assessore.

(Luca Govoni)

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