“Promuovere un consumo alimentare consapevole, a partire dalla conoscenza della produzione agroalimentare del territorio e del mondo rurale”. È quanto, in sintesi, prevede il nuovo Programma regionale per l’orientamento ai consumi e l’educazione alimentare approvato dall’Assemblea legislativa (favorevoli Pd e Si, misto-Mdp, astenuti Lega nord, M5s, Fi).
“Le diverse azioni del Programma – ha riferito Barbara Lori (Pd) – mirano a sviluppare una cultura della consapevolezza e della responsabilità nelle scelte alimentari per promuovere corretti stili di vita e prevenire patologie, a partire dai più piccoli”. Il tutto grazie ad attività di informazione ed educazione, ma anche attraverso vere e proprie esperienze letteralmente “sul campo”, per conoscere le produzioni biologiche e quelle di qualità certificate del territorio. Pur rimanendo prioritaria l’attenzione ai bambini e ai giovani, per il triennio 2017-2019 il nuovo traguardo sarà quello di “ampliare il proprio target di riferimento a tutte le fasce di età”. Fra le azioni già collaudate negli anni scorsi, e che verranno riproposte, spiccano le iniziative delle “Fattorie didattiche” per le scuole e delle “Fattorie aperte” per chi vuole conoscere i metodi di produzione dei prodotti agricoli di qualità. Coinvolta anche la rete dei ‘Musei del gusto’ dell’Emilia-Romagna.
“Un altro asse portante del programma – ha ricordato Lori – consiste nella ‘promozione della cultura della sostenibilità’ quale parametro imprescindibile per una ulteriore qualificazione delle produzioni agroalimentari del territorio”. Per la redazione del nuovo programma è stato utilizzato anche un percorso partecipato attraverso la piattaforma regionale on-line ‘Io partecipo +’. “Rete, sostenibilità e partecipazione – ha detto Lori – sono le parole chiave del nuovo programma che si muove in sinergia con altri due importanti atti di programmazione che riguardano la salute e l’ambiente: il Piano regionale della prevenzione 2015-2018 e il Programma di informazione e di educazione alla sostenibilità (Infeas) 2017-2019”. La consigliera del Pd ha anche segnalato che “la nuova manovra economica, sostenuta dai ministri dell’Agricoltura, della Sanità e della Scuola, prevede un fondo da 44 milioni per sostenere mense scolastiche biologiche certificate, già a partire dall’anno scolastico 2017-2018. Azioni coerenti – ha detto – ed in linea con gli obiettivi perseguiti da tempo nella nostra Regione, che in questa nuova cornice normativa potranno essere ulteriormente diffuse”.
Proprio la trasversalità degli ambiti toccati dal nuovo documento di programmazione è stata oggetto di una sottolineatura di Giuseppe Paruolo (Pd). “Il programma – ha detto – è positivo e le azioni previste utili, ma sarebbe opportuno guardare avanti e realizzare un focus unico per rappresentare l’insieme di interessi riuniti sotto questo tema che coinvolge diversi assessorati: dall’agricoltura all’ambiente, dalla salute alla scuola”. Il consigliere ha chiesto inoltre una maggiore attenzione sui nuovi approcci alimentari: una vasta gamma di diete che, ad esempio, escludono certi tipi di alimenti. Questi fenomeni, a volte dettati da mode e non supportate da competenze scientifiche, – ha ricordato – possono portare a comportamenti eccessivi o lesivi. Fenomeni che iniziano ad interessare, con importanti ricadute organizzative, anche la ristorazione collettiva di comunità.
(Isabella Scandaletti)