La Regione Emilia-Romagna dovrebbe rendere noto “quali proposte abbia presentato ai ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura, entro il 17 marzo 2015, per rinegoziare aree e vincoli in materia di vulnerabilità ai nitrati” e “quali eventuali misure siano state adottate dopo la presentazione delle proprie proposte al Ministero e quali le eventuali controsservazioni ministeriali”.
A chiederlo è Marco Pettazzoni (Ln), in un’interrogazione alla Giunta in cui ricorda come “l’11 maggio 2015 la Regione Emilia Romagna ha adottato la Delibera di Giunta 537/2015 per completare l’elenco dei criteri di gestione obbligatori e delle norme per il mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali per l’anno 2015”. Secondo il consigliere, “la questione è particolarmente sentita dalla provincia di Ferrara, che alcuni anni fa venne dichiarata ‘a rischio di crisi ambientale’ e successivamente ‘zona vulnerabile all’inquinamento da nitrati proveniente da fonti agricole’”.
Pettazzoni rimarca poi come, dopo un convegno riguardante l’applicazione della Direttiva Nitrati in provincia di Ferrara, si fosse “deciso di coordinare gli sforzi tra Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), Arpa Emilia Romagna e Università di Ferrara per chiarire le specificità del territorio ferrarese in materia di vulnerabilità ai nitrati, così da avere dati aggiornati e procedere a nuovi vincoli ed attribuzioni”.
Il consigliere chiede quindi all’esecutivo “quali siano i risultati delle più recenti ricerche in materia di vulnerabilità ai nitrati condotte da Ispra, Arpa ed Università di Ferrara sul territorio ferrarese” e “gli eventuali interventi della Regione in base ai risultati di tale ricerche”.
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(jf)