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Agroalimentare. Aula unanime all’esecutivo: tutelare i prodotti Dop e Igp nei negoziati per la Brexit

Risoluzione della Lega nord emendata da Pd e Sinistra italiana trova l’appoggio trasversale dell’Assemblea legislativa

La Giunta si attivi nelle sedi istituzionali europee e nazionali, anche attraverso l’Associazione delle regioni europee per i prodotti di origine (Arepo), per tutelare i prodotti agroalimentari Dop e Igp nei negoziati in corso sulla Brexit e in quelli che seguiranno l’uscita del Regno unito dall’Unione europea. E’ questo l’impegno che l’Assemblea legislativa all’unanimità ha chiesto alla Giunta approvando la risoluzione presentata dalla Lega nord (prima firma Fabio Rainieri) emendata alla maggioranza (l’emendamento che cambia il dispositivo finale è firmato da Gianni Bessi, Stefano Caliandro e Luca Sabattini del Partito democratico Igor Taruffi di Sinistra italiana).

Dopo la Brexit, si legge nell’atto (firmato anche da Alan Fabbri, Gabriele Delmonte, Matteo Rancan, Daniele Marchetti, Andrea Liverani, Marco Pettazzoni, Massimiliano Pompignoli e Stefano Bargi) non è ancora stato raggiunto un accordo sul riconoscimento e la tutela dei prodotti a denominazione d’origine sul mercato britannico: è già in atto una riduzione delle esportazioni a causa dell’utilizzo nel Regno Unito delle etichette a semaforo. Le produzioni agroalimentari di origine, denominazione e qualità certificate, continua l’atto d’indirizzo, sono di fondamentale importanza per l’economia nazionale italiana e in particolare per quella dell’Emilia-Romagna che con 44 Dop e Igp e detiene il record europeo per questo tipo di prodotti.

“Con l’emendamento- ha rimarcato Bessi- abbiamo chiesto anche un intervento di tipo normativo”. Gli ha fatto eco Yuri Torri (Si) che ha sottolineato l’importanza di un mandato forte all’esecutivo regionale per la tutela dei prodotti del territorio. Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia), prima di annunciare il proprio appoggio alla risoluzione, ha voluto però esporre i propri dubbi sugli effetti che l’azione dell’esecutivo regionale avrà nei trattati.

(Andrea Perini)

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