La commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, ha esaminato nella seduta odierna il progetto di legge recante “Norme per la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari della Regione Emilia-Romagna”, presentato da Tommaso Foti (Fdi), che ne è anche relatore.
Il voto sui singoli articoli ha registrato la contrarietà di Pd e Sel e il voto favorevole di Fdi e Ln. Il M5s si è astenuto sull’articolo 1, mentre ha votato a favore dei restanti articoli.
Il mio progetto di legge, composto da 4 articoli, ha spiegato Foti, è finalizzato “a valorizzare i prodotti agroalimentari e la cosiddetta filiera corta della nostra regione attraverso l’attribuzione di un marchio di qualità alle eccellenze alimentari che non accedono ai regimi di qualità rilasciati in ambito europeo”. Infatti, ha ricordato il relatore, “in Emilia-Romagna, oltre ai prodotti e alle specialità tradizionali garantite (STG), ve ne sono altri che, in ragione della ridotta quantità o per il fatto di appartenere a una filiera di circoscritta dimensione locale, pur avendo un livello qualitativo di prim’ordine non risultano tutelati dalle falsificazioni né adeguatamente sostenuti da un’efficace politica di promozione e di marketing rispetto ai prodotti a marchio DOP, IGP e STG”. Infine, ha concluso il capogruppo Fdi, “l’introduzione di norme regionali volte a qualificare ulteriormente i prodotti agroalimentari non può che avere importanti ricadute economiche”.
Gianni Bessi (Pd) ha motivato il dissenso del Pd alla proposta di legge, pur apprezzandone le finalità, per due sostanziali motivi: “Il testo contrasta con le norme comunitarie in materia di certificazioni e di marchi, che non prevedono potestà legislativa da parte delle Regioni, e non è possibile coinvolgere per legge i consorzi di tutela dei prodotti alimentari, soggetti di natura privatistica dal cui impulso dipende la richiesta di marchi e certificazioni”.
Barbara Lori (Pd) ha ricordato che, a quanto le risulta, “alla Regione, molto attiva nel sostenere i consorzi di tutela, non è pervenuta alcuna richiesta di intervento normativo in materia”. In merito alla possibilità, evocata da Foti, che le norme contenute nella sua proposta possano favorire l’acquisto di eccellenze alimentari regionali e locali grazie all’inserimento di specifiche previsioni nella stesura dei bandi pubblici, la consigliera ha sottolineato che “l’unica dicitura ammessa è quella riferita alla provenienza del prodotto da agricoltura biologica”.
Yuri Torri (Sel), pur riconoscendo l’attualità del tema, ha espresso la contrarietà del suo Gruppo giudicando il disegno di legge “di dubbia efficacia sia per la difformità rispetto alle norme nazionali ed europee vigenti sia per la necessità di approfondire la materia con i consorzi di tutela”.
Andrea Bertani (M5s) ha affermato che “il tema è di assoluto interesse e i dubbi tecnici sull’articolo 1 del progetto di legge, da approfondire, non inficiano la portata e l’efficacia degli altri tre articoli, in particolare l’articolo 4 sulla valorizzazione delle filiere corte”.
La Commissione ha poi nominato Lia Montalti (Pd) relatore di maggioranza e Gabriele Delmonte (Ln) relatore di minoranza del progetto di legge di iniziativa della Giunta “Legge di modifica e semplificazione della disciplina regionale in materia di commercio”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(lg)