Chiudere l’iter legislativo quanto prima per essere pronti e garantire risposte celeri al territorio quando verrà approvata la legge nazionale sul pane e i prodotti da forno. Barbara Lori, consigliere regionale del Partito democratico e prima firmataria del progetto di legge che intende valorizzare gli artigiani del pane, lo rimarca in commissione Politiche economiche (presieduta da Luciana Serri) dove il pdl torna dopo i buoni riscontri ottenuti nell’udienza conoscitiva dalle associazioni di categoria. Dodici articoli che, sottolinea Lori, “specificano cosa è pane fresco e cosa invece è quello conservato, regolano le modalità di vendita, istituiscono la giornata dedicata al pane e ai prodotti da forno e pongono delle sanzioni (articoli dall’otto al 12, ndr)”. Un progetto di legge che, prima del suo approdo in Aula, verrà modificato in alcuni suoi punti e che servirà per dare garantire ai consumatori un acquisto consapevole del pane.
Dai banchi delle opposizioni è Andrea Bertani ,consigliere regionale del Movimento 5 stelle, a chiedere una riflessione sugli anni necessari a ottenere la qualifica di panificatore: “Sono previsti due anni contro i tre di Veneto e Lombardia”. Mentre sulla valorizzazione della filiera corta il pentastellato ha aggiunto: “Sarebbe importante inserire qualche riferimento nel testo di legge anche se capisco che sia complicato. Magari nei capitoli che riguardano la promozione dei prodotti”.
(Andrea Perini)